Organizzazioni articolate

Categorie: Morfologia

QUESITO:

Ho notato che in italiano non si fa praticamente mai uso dell’articolo determinativo davanti ai nomi propri di organizzazioni, laddove in inglese (e forse in altre lingue) ciò è previsto e a volte richiesto: Agenzia delle Entrate (non “L’Agenzia delle Entrate”); Chiesa cattolica (non “La Chiesa cattolica”), ma “The Church of England”, “The Church of Jesus Christ of Latter-day Saints”, “The Association of Commonwealth Universities” ecc.
Sembra che questo The dia un’immagine di unicità, autorevolezza o veridicità all’organizzazione — non si tratta cioè di A Church of… (UNA Chiesa di…), bensì di THE Church of… (LA Chiesa di…) — pur non esistendo altre organizzazioni con nome identico (il che forse potrebbe essere un motivo valido per usare un articolo determinativo al posto di uno indeterminativo e distinguere tra l’originale e la “copia”).
In italiano mi sembra che non sia necessario, o perlomeno che non ci sia questa abitudine. Grammaticalmente, inoltre, darebbe adito a innumerevoli problemi a causa dell’esistenza (a differenza dell’inglese e di molte altre lingue) delle preposizioni articolate, che renderebbero arduo mantenere un nome proprio contenente un articolo determinativo. Infatti, non avendo il solo, unico e onnipresente the, l’italiano riuscirebbe a fatica a usare in articolo determinativo davanti al nome proprio di un ente o di un’organizzazione, a meno di non scegliere la forma preposizione+articolo, credo sconsigliata: “Appartengo a ‘La Chiesa di…'”, “Sono diventato parte de ‘La Chiesa di…'”. “Mi è arrivata una lettera da ‘L’Agenzia delle Entrate'”. Ciò, ovviamente, sarebbe un problema solo dell’italiano scritto, dato che nel parlato useremmo comunque la preposizione articolata, a meno di non voler sembrare pedanti…
C’è un motivo, storico o grammaticale, per la “regola” di non usare articolo determinativo come parte del nome proprio di un’organizzazione o di un ente, nella lingua italiana? Ci sono eccezioni?

 

RISPOSTA:

La sua curiosità non mi pare trovi conferma nell’uso reale dell’italiano; come dimostrano gli esempi da lei riportati (“Appartengo a ‘la Chiesa di…'”, “Sono diventato parte de ‘la Chiesa di…'”. “Mi è arrivata una lettera da ‘l’Agenzia delle Entrate'”), l’articolo determinativo è richiesto anche davanti ai nomi di organizzazioni, a meno che queste non siano designate da titoli assimilati a nomi propri (ad es.: “A Natale sarà presentato il nuovo telefonino di Apple”, che non esclude, comunque, l’articolo), oppure non sia necessario distinguere il nome dell’organizzazione dal sintagma comune (ad es.: “Medici senza frontiere ha lanciato una campagna”, non “I medici senza frontiere hanno lanciato una campagna”). Per quanto riguarda le preposizioni articolate, tra l’altro, non c’è alcun problema nello scrivere dell’Agenzia delle Entratedella Chiesa evangelica o simili, visto che l’articolo non fa parte del nome dell’organizzazione. Diversamente, qualche dubbio possono suscitare le preposizioni che entrano in conflitto con articoli integrati nei nomi, come avviene, ad esempio, nei titoli di romanzi o altre opere. In questo caso, alcuni propendono per la separazione tra la preposizione e l’articolo: “Ho letto un saggio su I promessi sposi“; si tratta, però, di un’operazione artificiosa, che produce un’inesistente sequenza preposizione + articolo. Risulta, pertanto, preferibile sacrificare l’unitarietà del titolo unendo, come di norma, la preposizione e l’articolo: “Ho letto un saggio sui Promessi sposi“. Tale consiglio vale per tutti i casi del genere: “Ho ascoltato un disco dei Nomadi” ecc.
Fabio Ruggiano

Parole chiave: Articolo, Preposizione
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