QUESITO:
Vi scrivo per esporvi la confusione generatami dalla voce Proposizioni temporali dell’Enciclopedia dell’italiano Treccani curata da Federica Da Milano. Qui ( http://www.treccani.it/enciclopedia/frasi-temporali_%28Enciclopedia-dell%27Italiano%29/) l’ autrice scrive la seguente frase “Per quanto riguarda l’espressione della posteriorità (l’azione espressa dalla subordinata è posteriore a quella della reggente), nelle temporali esplicite si utilizza la locuzione congiuntiva prima che“; viceversa per l’anteriorità la subordinata è introdotta da dopo che, sempre secondo l’autrice della voce. In pratica è il capovolgimento di quello che mi è sempre sembrato di leggere dalle grammatiche – e che sulla stessa Treccani si trova a un’altra voce dedicata alle temporali (qui http://www.treccani.it/enciclopedia/proposizioni-temporali_%28La-grammatica-italiana%29/).
RISPOSTA:
Per quanto possa sembrare controintuitivo al primo sguardo, la voce dell’Enciclopedia dell’italiano Treccani è corretta. Si noti il seguente esempio: “Prima che Luca arrivasse ci stavamo divertendo”; è chiaro che il divertimento era in corso prima rispetto all’arrivo di Luca, quindi la subordinata introdotta da prima che contiene un evento posteriore rispetto a quello della reggente. Lo stesso, ma al contrario, vale per la temporale introdotta da dopo che. In altre parole, nella locuzione prima che (e, specularmente, in dopo che), l’avverbio prima fa parte della reggente e il che introduce la temporale (ci stavamo divertendo prima / che tu arrivassi).
Scorretta, invece, è la spiegazione della seconda fonte da lei citata, che lascia intendere il contrario.
Fabio Ruggiano