Sfumature locative

Categorie: Semantica, Sintassi

QUESITO:

È corretto dire portarsi in casa come nella frase “portarsi in casa un cane”?

 

RISPOSTA:

Portarsi in in cui in indichi l’ingresso in un luogo non è escluso, anzi in alcuni casi non ha alternative: “Che cosa bisogna portarsi in Danimarca?” (non si può entrare *a Danimarca o *alla Danimarca, mentre si può entrare a Milano); “Luca si è portato il figlio in chiesa” (non sarebbe possibile *a chiesa o *alla chiesa). Nel caso di portarsi a casa o in casa si può scegliere, ma, come sempre quando c’è una scelta, c’è una differenza tra le varianti: a casa significa ‘nell’ambiente familiare, nella propria sfera privata’; in casa significa ‘nel luogo in cui si vive’. Di conseguenza portarsi in casa un cane suggerisce, rispetto a portarsi a casa, un certo distacco emotivo, al limite un certo fastidio, per la situazione (che, ovviamente, potrebbe essere ironico, quindi, antifrastico). 
Fabio Ruggiano

Parole chiave: Accordo/concordanza, Preposizione, Verbo
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