QUESITO:
Nella frase “per la raucedine non è possibile parlare” è giusto dire che il soggetto è parlare, anche se è possibile è una forma impersonale?
RISPOSTA:
Parlare, essendo un verbo, costituisce di per sé una proposizione, quindi non può essere il soggetto di è possibile. Il soggetto deve, infatti, essere un sintagma nominale: Mario, il gatto, le mie compagne…
Non è un caso, però, che a lei questo verbo sembri il soggetto dell’espressione impersonale: esso, infatti, costituisce un tipo di proposizione subordinata detta soggettiva, perché di fatto funge da soggetto del verbo della proposizione reggente (ovvero di è).
Inoltre, è sempre possibile considerare parlare un verbo sostantivato, come se fosse il parlare. In questo modo ci troviamo con un sintagma nominale a tutti gli effetti, che è il soggetto di è. Si noti che è possibile è un’espressione impersonale proprio perché non ha il soggetto (ma regge una proposizione soggettiva); se, invece, consideriamo parlare un verbo sostantivato, quindi un sintagma nominale, l’espressione viene ad avere un soggetto, quindi non è più personale, ma è personale.
Fabio Ruggiano