QUESITO:
In grammatica, la posizione delle particelle pronominali è codificato da regole ben precise, oppure è libera e segue pertanto le preferenze del parlante?
In particolare, le costruzioni sotto indicate sono valide e caratterizzate dallo stesso grado di formalità?
1a) Posso parlarti?
1b) Ti posso parlare?
2a) Ti sto guardando
2b) Sto guardandoti
3a) Non ti muovere!
3b) Non muoverti!
4a) Ti sto venendo a cercare
4b) Sto venendoti a cercare
4c) Sto venendo a cercarti.
RISPOSTA:
Tutte le frasi riportate negli esempi sono corrette. I pronomi atoni (mi, ti, gli, lo ecc.) possono collocarsi, a seconda del modo verbale, prima o dopo il verbo: quando si trovano prima del verbo, i pronomi si chiamano proclitici (mi scrivi), quando stanno dopo il verbo, e quindi formano un’unica parola con esso, si chiamano enclitici (scrivimi).
Vediamo nel dettaglio perché tutti gli esempi da lei riportati ammettono questa doppia possibilità. Nelle frasi 1a e 1b l’infinito parlare è retto dal verbo servile potere; in questi casi, il pronome può seguire l’infinito, come nella frase 1a, oppure può precedere il servile, come nella frase 1b. Anche il verbo stare seguito dal gerundio, che indica un’azione nel suo svolgersi, ammette la doppia posizione del pronome atono; per questo motivo, le frasi 2a e 2b sono equivalenti. Il pronome può precedere o seguire il verbo anche quando la frase contiene un imperativo negativo, come nei casi di 3a e 3b; se, invece, la frase contenesse un imperativo affermativo il pronome potrebbe stare soltanto in posizione enclitica (muoviti). Le frasi 4a, 4b e 4c ammettono una triplice possibilità perché il verbo stare regge un verbo di moto (andare) che, a sua volta, regge un infinito preceduto da preposizione (a cercare): il verbo, quindi è andare a cercare. Per tali ragioni, il pronome può trovarsi prima o dopo la costruzione stare + gerundio (4a e 4b), oppure dopo l’infinito del verbo (4c).
Raphael Merida