Chi è un “qualunquista”?

Categorie: Lessico e fraseologia, Semantica

QUESITO:

Desidererei sapere se il termine qualunquista definisce una persona disinteressata nei confronti dei problemi politici e sociali oppure una persona che, pur interessandosi di queste tematiche, emette giudizi grossolani, banali, da uomo della strada e non da persona competente. Sento usare frequentemente questo termine con il secondo significato, ma, stando al vocabolario, dovrebbe essere usato esclusivamente con il primo significato.

 

RISPOSTA:

Come sempre quando si entra nell’ambito della semantica, non è possibile fissare confini netti. In questo caso specifico, il termine qualunquismo ha subito diversi ampliamenti di significato a partire da quello originario, legato al movimento politico promosso da Guglielmo Giannini negli anni Quaranta. L’obiettivo del movimento era il superamento della democrazia parlamentare in favore di un sistema statale puramente amministrativistico. Tale obiettivo era motivato da una visione critica del parlamentarismo, giudicato corporativistico e contrario agli interessi della classe media, rappresentata simbolicamente dall’uomo qualunque. A partire da questa visione, il termine assunse presto il significato, connotato negativamente, di ‘sfiducia pregiudiziale e generalistica nelle forme, nei riti, nell’organizzazione della politica’. Già questa evoluzione è sorprendente, se si considera che il termine era nato come nome di un movimento politico. Il processo non è, però, finito: una volta associato alla sfiducia per la politica, il termine scivolò gradualmente verso il riferimento al disinteresse e al disimpegno, e nei confronti non solo della politica, ma di ogni ambito della vita sociale e civile. Ecco come si è arrivati al significato attuale del termine.
Veniamo, così, allo specifico della sua domanda: l’atteggiamento di chi si interessa a una questione ma esprime sulla stessa opinioni banali e grossolane può essere definito qualunquista? Certo, perché le opinioni superficiali rivelano che l’interesse è simulato. In altre parole, non c’è differenza sostanziale tra chi non partecipa e chi partecipa, ovvero finge di partecipare, in modo superficiale: entrambe queste persone possono essere definite qualunquiste secondo il significato correntemente associato alla parola.
Fabio Ruggiano

Parole chiave: Neologismi, Storia della lingua
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