QUESITO:
Fermo restando il significato di laddove come sinonimo di “invece”, in tutti gli altri casi, quale forma va preferita (laddove o là dove) e perché?
RISPOSTA:
Sgombriamo subito il campo da un equivoco. Come chiarito nel Grande dizionario italiano dell’uso di Tullio De Mauro, la forma univerbata laddove può essere utilizzata in tutti e quattro i significati: 1) ‘nel luogo in cui, dove’; 2) ‘nel tempo in cui, quando’; 3) ‘mentre’; 4) ‘se, qualora’. Dopodiché, nell’uso, mentre nei significati 2, 3 e 4 si utilizza di norma la sola forma univerbata (laddove), nel significato 1, cioè l’unico letterale, si preferisce invece la grafia staccata là dove. Il motivo è semplice: proprio perché il primo è il significato letterale, si tende a preservare il valore proprio di entrambi gli elementi: avverbiale il primo (là), pronominale il secondo (dove): nel luogo in cui; per es., «Andava sempre là dove andava con suo padre» (ma, come ripeto, sarebbe corretto, ancorché meno frequente, anche «Andava sempre laddove andava con suo padre»). Negli altri significati, invece, discesi per metafora dal primo, la componente locativa delle due parole si è indebolita o persa del tutto fino a dar luogo a un valore connettivo; là dove si è dunque, come si dice con termine tecnico, grammaticalizzato (nella fattispecie, specializzato nella funzione di congiunzione coordinante oppure subordinante) in laddove, con valore temporale, avversativo, condizionale-ipotetico.
Fabio Rossi