Avverbi e pronomi esclamativi (e interrogativi)

Categorie: Morfologia, Pragmatica e testualità, Sintassi

QUESITO:

Vorrei capire meglio la differenza tra gli avverbi e i pronomi esclamativi, per riconoscerli in una frase.

 

RISPOSTA:

Gli avverbi esclamativi introducono una frase esclamativa (o una proposizione giustapposta), sono collegati sintatticamente e semanticamente al verbo della frase e non hanno collegamenti con altri elementi del testo: “Dove siamo finiti!”; “Come ti trovo bene!”; “Quanto abbiamo camminato!”. Anche i pronomi esclamativi introducono la frase o la proposizione giustapposta in cui si trovano, ma, diversamente dagli avverbi, riprendono un referente introdotto altrove nel testo o evocano un referente presente nell’universo del discorso: “Luca ha portato un vassoio di cioccolatini: quanti ne ho mangiati!”; “Quanti ne ho mangiati dei cioccolatini portati da Luca”; “Che cosa mi tocca sopportare!” (questo pronome non riprende un referente introdotto altrove, ma rimanda a un referente noto agli interlocutori).

Si noti la seguente distinzione: “Luca ha portato un vassoio di cioccolatini: quanti (riprende cioccolatini: è un pronome) ne ho mangiati! E quanto (è collegato al verbo e non rimanda a nessun altro elemento del testo: è un avverbio) sto male ora!”.

Sia gli avverbi, sia i pronomi possono essere anche interrogativi, se introducono una frase interrogativa (avverbio: “Dove siamo finiti?”; pronome: “Quanti ne hai mangiati?”).

Fabio Ruggiano

Parole chiave: Accordo/concordanza, Analisi del periodo, Analisi grammaticale, Analisi logica, Avverbio, Coesione, Pronome
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