QUESITO:
È corretta la forma «bracci di una poltrona», «bracci di una sedia» oppure è preferibile il termine «braccioli»?
RISPOSTA:
È senza dubbio preferibile bracciolo, come registrano i dizionari. Va detto però che la forma «bracco della sedia», o della poltrona o simili è comune soprattutto nei cataloghi dei negozi di articoli di arredamento, come del resto anche in inglese: «arms of the chair» che fa concorrenza al più corretto «armrests». Quando il lessico tradizionale fornisce la parola più adatta per esprimere un significato e indicare un referente non si vede la ragione di infrangere la convenzione e usare una parola (più generica e meno appropriata) in luogo di un’altra (più specifica e appropriata). Dato però che, come al solito, una lingua non funziona tanto per astratte proibizioni dall’alto, quanto nell’uso vivo di chi la pratica, è probabile che la forma braccio per bracciolo si imponga prima o poi, fino a scalzare la forma originaria. Al momento, però, tale processo è soltanto alla sua fase iniziale, per cui ci sentiamo di suggerire l’uso di bracciolo a scapito di braccio. Tre, almeno, possono essere le ragioni del successo (futuro) di braccio a scapito di bracciolo: il fatto che in inglese sia in atto la stessa tendenza (arm in luogo di armrest); la forma ormai non più comune dei diminutivi in -olo (braccetto, piuttosto che bracciolo, sarebbe oggi la forma più comune del diminutivo di braccio); la preferenza accordata, soprattutto nella lingua dei media, della pubblicità e della rete, per le forme più brevi (braccio rispetto a bracciolo). La semantica, naturalmente, consentirebbe la sostituzione, dal momento che gli usi figurati di braccio inteso come «Qualunque Ferro, o Legno, e sim. che a guisa di braccio sporga da qualche luogo, e serve per lo più a reggere checchessia» (secondo la definizione del dizionario ottocentesco di Tommaseo e Bellini) sono numerosi da secoli.
Fabio Rossi
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