Come “avvicinare” il passato

Categorie: Pragmatica e testualità, Sintassi

QUESITO:

Vi domando se l’aggettivo dimostrativo questo possa essere usato anche in costruzioni al passato per creare, per così dire, un effetto di vicinanza, non tanto fisica, quanto ideale.
Sarebbe meglio propendere per quello, oppure, a seconda degli intenti semantici del parlante, entrambi sono ammessi?

1. Marco si mise la mani nei capelli e iniziò a piangere: questo (quel) suo disperarsi non mancò di turbarmi.

2. Quella mattina di maggio, Marco ricominciò a parlare della sua infanzia: questa volta si soffermò sul rapporto conflittuale con la propria madre.

In quest’ultimo esempio, mi sentirei di giustificare questa volta in opposizione a un’ipotetica quella volta, così da marcare uno stacco temporale tra due momenti storici distinti (ed entrambi situabili nel passato).

 

RISPOSTA:

L’uso di parole deittiche (cioè ‘che indicano’) di vicinanza, questoquiora e simili, è consentito anche nel discorso indiretto al passato per rendere più vivido il racconto, proprio “avvicinando” la situazione. Questa scelta è alla base del cosiddetto discorso indiretto libero (rimando alla risposta  “Apposizioni modali-associative e dintorni” dell’archivio di DICO per un approfondimento su ora).
Nella frase 2 non si può evocare la sua giustificazione per la scelta di questa, visto che la volta coincide con quella mattina, quindi ci si aspetterebbe quella voltaQuesta rimane comunque una scelta possibile per la ragione illustrata sopra.
Fabio Ruggiano

Parole chiave: Avverbio, Sintassi marcata
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