Consecutio temporum: costruzione implicita e momento dell’enunciazione

Categorie: Semantica, Sintassi

QUESITO:

Vi disturbo per domandarvi se, nella sintassi del verbo, la costruzione implicita può fare l’ufficio di quella esplicita sia quando questa indichi anteriorità sia quando indichi posteriorità rispetto al momento dell’enunciazione.

Dopo essersi svegliato (dopo che si era svegliato), Paolo fece…

Dopo essersi svegliato (dopo che si sarà svegliato), Paolo farà…

 

RISPOSTA:

Entrambe le frasi sono corrette, in dipendenza sia dal passato, sia dal presente, sia dal futuro. Ad essere sbagliata, però, è la sua descrizione della relazione temporale. Infatti, una temporale introdotta da “dopo che” instaura sempre con la reggente una relazione di anteriorità, mentre “prima di” instaura una relazione di posteriorità. «Dopo essersi svegliato Paolo farà/fa/fece colazione» significa sempre che Paolo prima si sveglia e dopo fa colazione, cioè lo svegliarsi è anteriore (cioè viene prima) rispetto alla colazione. Viceversa, con «Prima di svegliarsi Paolo russerà/russa/ha russato moltissimo», il risveglio è posteriore al russamento. Non bisogna confondere il tempo di un singolo evento (passato/presente/futuro) con la relazione temporale tra due eventi diversi (anteriorità/contemporaneità/posteriorità). In quest’ultimo caso, come ripeto, la relazione si instaura indipendentemente dal tempo del singolo evento.

Fabio Rossi

Parole chiave: Analisi del periodo, Coerenza, Verbo
Hai trovato questa risposta utile?
Thumbs Up Icon 0
Thumbs Down Icon 0