«Consentirebbe che/Non consentirebbe che» + cong. presente o cong. imperfetto?

Categorie: Semantica, Sintassi

QUESITO:

Il verbo consentire al condizionale semplice, e nell’accezione di ‘permettere, concedere, ammettere’, vuole il congiuntivo imperfetto o presente (anche in frasi negative)? Cioè rientra nella categoria dei verbi esprimenti volontà, desiderio, opportunità?

 

RISPOSTA:

Preferibilmente il congiuntivo imperfetto, perché, esattamente come volere, desiderare, essere opportuno e simili, proietta l’esito della volontà, del desiderio, o del permesso, nel passato: «non consentirebbe mai che tornassi dopo mezzanotte». Il congiuntivo presente sarebbe comunque possibile (ancorché meno formale), soprattutto nei casi affermativi e non interrogativi: «credo consentirebbe che io rientri [ma meglio rientrassi] dopo mezzanotte». Trattandosi di contesti dubitativi, potenziali, ipotetici (donde il condizionale) e simili, è chiaro che la forma negativa o interrogativa, rispetto a quella affermativa, aggiunge un elemento ipotetico, di non certezza, in più, tale da giustificare la proiezione dell’effetto nel passato e quindi da rendere preferibile l’imperfetto al presente.

Fabio Rossi

Parole chiave: Accordo/concordanza, Analisi del periodo, Registri, Verbo
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