Discorsivo, nel tempo, nello spazio e nella lingua

Categorie: Lessico e fraseologia, Semantica

QUESITO:

È possibile utilizzare il termine  discorsivo nell’ambito di un attività dove la percezione del tempo risulta discorsiva( nel senso di scorrevole)? esempio: una coda discorsiva.

 

RISPOSTA:

Nell’italiano antico, il termine discorso (da dis-correre, cioè ‘correre qua e là, muoversi, spostarsi’ e simili) aveva una quantità di significati anche non legati al parlare, cioè al significato moderno, bensì agli spostamenti nel tempo e nello spazio. Pertanto, erano possibili espressioni quali “in discorso di tempo”, cioè ‘con il passar del tempo’; “in discorso d’anni” (Ariosto) ecc. (citazioni tratte dal Battaglia, Grande dizionario della lingua italiana, Garzanti).
L’aggettivo discorsivo, che è termine un po’ meno antico, è più legato al discorso come lo intendiamo noi, per cui i riferimenti all’etimo originario dello spostarsi nel tempo o nello spazio sono più difficili, ma comunque sempre possibili, a patto di evitare le ambiguità. In assenza di un contesto maggiore, per esempio, io non potrei che interpretare il suo coda discorsiva come ‘fine di un discorso, in coda a un discorso’. Ma, come ripeto, nulla vieta, magari per amor d’arcaismo e di significati peregrini, di intenderlo, nel dovuto contesto, come ‘la fine dello scorrere del tempo’ e simili.
 
Fabio Rossi

Parole chiave: Storia della lingua
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