Ellissi e pleonasmo

Categorie: Morfologia, Semantica, Sintassi

QUESITO:

  1. Il fatto che a me non sia capitata un’esperienza del genere non esclude che essa sia capitata ad altre persone.
  2. Il fatto che a me non sia capitata un’esperienza del genere non esclude che essa sia potuta capitare ad altre persone.
  3. Il fatto che a me non sia capitata un’esperienza del genere non esclude che essa possa essere capitata ad altre persone.

In una costruzione come questa il verbo servile “potere” serve per modificare leggermente il senso del messaggio (varianti 2 e 3), oppure la frase può essere privata di tale verbo (esempio 1) senza comportare sostanziali differenze semantiche?

  1. Non mi ricordo neppure quale fosse il suo nome, e questa la dice lunga su quanto (poco) mi importasse di lui.

L’avverbio “poco”, in questo caso, costituisce un elemento ridondante?

 

RISPOSTA:

In entrambi i casi gli elementi sono ridondanti, a rigore, in quanto ricavabili dal contesto. Non è però scorretto specificarli, se si vuole sottolineare un aspetto particolare. Dato che personalmente opto sempre per una sintassi e una semantica ergonomiche, suggerirei di eliminare entrambi gli elementi.

In tutte le prime tre frasi, la stessa reggente «non esclude che» implica che il capitare o no di una certa esperienza sia una possibilità, non una certezza, e questo rende pleonastico il servile potere. Suggerirei di evitarlo per non appesantire ulteriormente la sintassi frasale.

Nella quarta frase il disinteresse del soggetto è talmente evidente («Non mi ricordo» ecc.) da rendere inutile «poco». Anche in questo caso ne suggerirei l’eliminazione.

Fabio Rossi

Parole chiave: Avverbio, Verbo
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