Il passivo di “posticipare” e la preposizione “a”

Categorie: Semantica, Sintassi

QUESITO:

Consultando differenti vocabolari si ha modo di apprendere che il verbo posticipare è transitivo. Tuttavia nella sua forma passiva, in special modo quando precede l’indicazione di una specifica giornata, si nota l’impiego della preposizione semplice a. Ad esempio, capita di leggere: “Gli esami sono stati posticipati al giorno 15 maggio” oppure “La gara è stata posticipata a domenica 7 luglio”.

L’impiego della preposizione come sopra indicato è corretto?

 

RISPOSTA:

L’inserimento della preposizione a è corretto e necessario. Il sintagma introdotto da questa preposizione, infatti, non ha a che fare con la diatesi del verbo. Questo si può facilmente verificare confrontando la variante attiva di una frase con quella passiva: “Il professore ha spostato gli esami a giovedì” > “Gli esami sono stati spostati dal professore a giovedì”. In entrambe le frasi il sintagma rimane inalterato.

La diatesi passiva del verbo, ricordiamo, trasforma il complemento oggetto della variante attiva della frase nel soggetto e il soggetto in un sintagma introdotto da da, che in analisi logica è detto complemento d’agente (o di causa efficiente se il referente è inanimato). Se nella variante attiva della frase il soggetto è generico, in quella passiva il complemento d’agente corrispondente viene omesso. Il vantaggio della diatesi passiva è proprio questo: tematizzare l’oggetto del verbo, mettendo in secondo piano l’agente. Entrambi i suoi esempi sono di questo tipo: non presentano l’agente, perché sarebbe generico (“Gli esami sono stati posticipati da qualcuno al giorno 15 maggio”; “La gara è stata posticipata da qualcuno a domenica 7 luglio”). Anche qui, i sintagmi introdotti da a (come qualsiasi altra espansione) rimangono inalterati nella variante attiva e in quella passiva delle frasi (“Qualcuno ha posticipato gli esami al giorno 15 maggio”; “Qualcuno ha posticipato la gara a domenica 7 luglio”), perché non sono coinvolti nella trasformazione.

Fabio Ruggiano

Parole chiave: Analisi logica, Preposizione, Tema e rema, Verbo
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