QUESITO:
Vorrei sapere il significato o la funzione di la nell’espressione: “Me la passo bene”. E perchè è femminile? S’intende la vita? Lo stesso discorso con “Me la cavo”. E ancora: “Se la canta e se la suona”, “Non
prendertela”. Questo la compare spesso in tante frasi idiomatiche della nostra lingua. Da dove deriva? Sostituisce che cosa?
RISPOSTA:
Nei verbi da lei citati (passarsela, cavarsela, cantarsela, suonarsela, prendersela) il pronome la non ha un valore anaforico preciso; non rimanda, cioè, sostituendolo, a un altro nome già introdotto o che gli interlocutori conoscono in anticipo. Lo stesso vale per il pronome si, anch’esso coinvolto nella formazione di tali verbi come la (passarsela). Questi pronomi servono a modificare il significato del verbo base in modi molto diversi, difficili da ricostruire. I verbi costruiti con -sela, -sene (intendersene, fregarsene, uscirsene), ma anche con -si (portarsi gli anni), -ci (vederci, volerci, starci) e altri ancora, in cui i pronomi non svolgono la loro funzione propria ma modificano il significato del verbo stesso, sono detti procomplementari. In questi verbi i pronomi conferiscono al verbo base una sfumatura “situazionale” e aggiungono l’idea che il soggetto abbia un interesse speciale nel processo inteso dal verbo. Passarsela, per esempio, potrebbe essere spiegato come ‘trascorrere una certa situazione nella quale si è molto coinvolti’. Come detto, però, non è possibile stabilire un significato preciso valido per ogni complesso pronominale aggiunto a un verbo procomplementare. Può approfondire questo argomento consultando l’archivio di DICO con la parola chiave procomplementar*.
Fabio Ruggiano