Indicativo o congiuntivo nelle completive

Categorie: Sintassi

QUESITO:

In rete si trovano liste di alcuni verbi che reggono l´indicativo e liste di altri che vogliono il congiuntivo. Come ci si deve comportare qualora il verbo che si vuole adoperare non rientrasse in queste liste? Per quale modo dobbiamo propendere? I verbi che reggono l´indicativo vogliono il congiuntivo in domande e frasi negative? Ad es.

Non sapevo che tu sapessi che io sapessi.

Scrivi che cosa farai per garantire che la sicurezza rimanga un valore (è una domanda indiretta?)

Deve dirmi quale sia la versione migliore.

Deve decidere chi abbia ragione.

Mi pare di aver capito che voglia venire

Mi pare di aver capito che non voglia venire.

 

RISPOSTA:

Le risposte dell’archivio di DICO che contengono la parola congiuntivo sono più di 320: da questo numero si capisce che la scelta del modo verbale nelle proposizioni subordinate completive (come quelle dei suoi esempi) è un problema aperto per i parlanti, nativi e, ovviamente, non nativi. Per orientare questa scelta possiamo dire che:

1. l’alternanza è possibile per quasi tutti i verbi. In questo caso il congiuntivo è la scelta più formale; l’indicativo quella più informale;

2. alcuni verbi richiedono l’indicativo: dire, sapere, scrivere, leggerevederesentire (ma non è possibile fare una lista completa);

3. i verbi di pensare (pensare, ritenere, immaginare) preferiscono il congiuntivo. Con questi verbi, l’indicativo nella subordinata risulta una scelta trascurata;

4. le soggettive rette da verbi di sembrare (sembrare, apparire + aggettivo, parere) preferiscono decisamente il congiuntivo. Con questi verbi l’indicativo nella subordinata risulta una scelta molto trascurata;

5. quando il verbo è negativo o inserito in una espressione impersonale (quindi la subordinata è soggettiva) il congiuntivo è quasi sempre preferibile;

5a. alcuni verbi che richiedono l’indicativo, come diresapere, ammettono, come scelta più formale, il congiuntivo nel caso descritto al punto 5: “Non dico che Luca sia un ritardatario”; “Si dice che Luca sia un ritardatario”, “Non so se Luca è / sia un ritardatario”, “Si sa che Luca è / sia un ritardatario”;

5c. in generale, le soggettive ammettono (e talvolta preferiscono) il congiuntivo più delle oggettive;

6. le interrogative indirette ammettono (e talvolta preferiscono) il congiuntivo più delle oggettive: “So che Luca è un ritardatario” / “Sai se Luca è / sia un ritardatario?”, “Deve dirmi quale sia la versione migliore”, “Deve decidere chi abbia ragione”;

7. le completive subordinate di secondo grado preferiscono il congiuntivo: “Non sapevo che tu sapessi che io sapessi“, “Scrivi che cosa farai per garantire che la sicurezza rimanga un valore” (la proposizione sottolineata è una oggettiva), “Mi pare di aver capito che voglia venire“, “Mi pare di aver capito che non voglia venire“.

Fabio Ruggiano

Parole chiave: Analisi del periodo, Italiano L2, Registri, Verbo
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