La consecutio temporum del futuro

Categorie: Semantica, Sintassi

QUESITO:

Vi propongo un periodo complesso con alcune soluzioni sintattiche su cui vi sarei grato se vi pronunciaste.
Tu dovrai mantenere la calma e isolare a uno a uno tutti i cavi di alimentazione. Dopo un’ora sarà il momento di attendere il segnale convenuto; a quel punto il lavoro
1. sarà stato completato [evento certo, concluso, pertanto anteriore a quello del “segnale convenuto”]
2. dovrebbe essere stato completato 
3. sarebbe stato completato [implicito: se non fossero subentrati inconvenienti]
4. sarebbe completato [implicito: se non subentrassero inconvenienti].

 

RISPOSTA:

Vanno senz’altro bene le due prime frasi, sebbene la seconda esprima in più un valore epistemico (di possibilità): potrebbe anche non essere completato, se qualcosa non funziona o non ha funzionato. In questo caso andrebbe bene anche “dovrebbe essere completato”.
La 3 suona un po’ innaturale, sebbene possibile, per esprimere la possibilità di inconvenienti però meglio espressa con la 2.
La 4 è possibile, sebbene suoni anch’essa più innaturale della 2.
Aggiungo una 5a possibilità, cioè quella al semplice futuro: “sarà completato”, che è la migliore di tutte, visto che il futuro anteriore con valore di anteriorità nel futuro è davvero poco usato, nell’italiano odierno. Inoltre, visto che le indicazioni procedurali presenti nell’esempio hanno il sapore di un’azione che si sta svolgendo quasi in tempo reale, o comunque in un futuro immediato, o proiettato nel presente, sarebbe possibile (e e preferibile) esprimere tutto al presente:
“Devi mantenere la calma e isolare a uno a uno tutti i cavi di alimentazione. Dopo un’ora è il momento di attendere il segnale convenuto; a quel punto il lavoro è completato”.
Concludo che, anche nel suo esempio con i verbi al futuro, la conclusione “il lavoro è completato” va bene, anzi è la migliore.
 
 
Fabio Rossi

Parole chiave: Analisi del periodo, Verbo
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