QUESITO:
Vorrei sapere se nei numeri composti con uno è possibile o obbligatorio il troncamento: ventun o ventuno libri, ventun, ventuno o ventuna ragazze, ventun o ventuno aule, centuno, centouno o cento uno ragazze?
Il numero ordinale, inoltre, come si forma? centounesimo o centunesimo? centoduesimo o centoundicesimo,
millesimo primo o milleunesimo?
RISPOSTA:
I composti di uno sono invariabili: ventuni, ventuna e ventune non esistono. Il troncamento, o apocope, con questi composti è possibile, ma non obbligatorio: ventuno libri ma anche ventun libri, ventuno ragazze ma anche ventun ragazze, ventuno aule ma anche ventun aule. La forma non apocopata è la più frequente nell’italiano contemporaneo, soprattutto davanti a parole femminili inizianti per a: ventuno aule è molto più comune di ventun aule.
Diversamente dall’apocope, l’elisione con questi numerali è impossibile: *ventun’amici o *ventun’amiche sono forme scorrette.
Quando nei numerali composti oltre il cento si incontrano due vocali, queste si mantengono: centouno, milleuno ecc., persino se sono uguali: centootto. Al contrario, al di sotto di cento la prima vocale cade: ottantuno, ottantotto ecc. Per il numerali cardinali oltre il mille, inoltre, è possibile la forma mille e uno (mille e due…), accanto a milleuno (milledue…). Al di sopra di un milione, la forma separata diviene l’unica possibile: un milione e uno. Nelle forme in cui è separato dal resto, uno si accorda anche al femminile: mille e una stella (o milleuno stelle), un milione e una stella.
Anche per gli ordinali, le vocali si mantengono al di sopra di cento: centounesimo (e ovviamente centoduesimo), centoundicesimo ecc. Al di sopra di millesimo gli ordinali divengono rarissimi; le forme ufficiali, comunque, sono milleunesimo, milleduesimo ecc.
La forma alternativa degli ordinali, composta dall’ordinale che indica la decina, il centinaio o il migliaio seguito da quello che indica le unità, è possibile per tutti i numeri oltre il dieci: decimoprimo, decimosecondo, centesimoprimo, millesimoprimo ecc. Si può scrivere sempre anche staccata: decimo primo ecc.
Queste forme, che corrispondono alla traduzione delle cifre romane (MI = millesimoprimo), sono usate in contesti molto formali.
Fabio Ruggiano