QUESITO:
Ho un dubbio circa la seguente costruzione:
“Michele ascoltò la storia della sua adolescenza vista dall’esterno: in quelle parole, lucide, c’era tutto lui stesso”.
È corretto scrivere (o dire) lui stesso, o si sarebbe dovuto propendere per se stesso?
RISPOSTA:
Questa frase è senz’altro un caso limite: rappresenta una situazione in cui una persona sente parlare di sé da un’altra persona. Non è sorprendente che questo provochi una certa confusione nei riferimenti dei pronomi. A rigore, sé rimanda al soggetto della frase, quindi nella frase in quelle parole, lucide, c’era tutto lui stesso non si può usare, perché il soggetto della frase non è Michele, bensì tutto lui stesso. Ne consegue che lui stesso è il pronome corretto. Nello stesso tempo, però, è evidente che tutto lui stesso è proprio Michele, quindi sé stesso è giustificabile per logica.
Piccola notazione grafematica: nonostante l’inveterata abitudine a scrivere sé senza accento quando è seguito da stesso, consiglio di mantenere sempre l’accento, perché la parola è sempre la stessa e non c’è ragione di modificarne la grafia.
Fabio Ruggiano