Maiuscola con i nomi propri composti

Categorie: Morfologia, Ortografia e stili grafici

QUESITO:

Leggendo su internet i vari nomi dati alla morte, come Tristo Mietitore o Signora in Nero, mi chiedo se è così che ci si debba regolare nel caso se ne volessero coniare di nuovi. Mi riferisco alle maiuscole, che vengono messe anche alle parole seguenti, ma non alle preposizioni.

 

RISPOSTA:

Le convenzioni sull’uso della maiuscola sono poco vincolanti quando si tratta di usi non canonici. Nel suo caso possiamo considerare le espressioni da lei citate come nomi propri composti (in questo senso anche Morte può essere scritto maiuscolo, se è usato come nome proprio). I nomi propri formati da più di una parola sono piuttosto rari: esempi del genere sono quelli geografici, come Monte BiancoMar Nero e anche L’AquilaIl Cairo ecc. Per convenzione, tutte le parole che compongono questi nomi si scrivono maiuscole; questa convenzione, però, si scontra con quella, opposta, che sfavorisce la maiuscola per le parole vuote (articoli, preposizioni, congiunzioni). Nel caso di L’Aquila e simili questa eccezione è aggirata dal fatto che la parola vuota è iniziale, quindi la maiuscola si giustifica per quest’altra via; in casi come Mare dei Sargassi, invece, si propende senz’altro per la minuscola per le preposizioni. 
Il suo caso può essere ben assimilato a quello dei nomi geografici, per cui vanno bene Tristo Mietitore (come Mar Nero) e Signora in Nero (come Mare dei Sargassi). Non sono esclusi, però, tristo Mietitore, visto che tristo è decisamente distinguibile come attributo, mentre Nero di Mar Nero è più nettamente parte del nome, e Signora in nero, perché, similmente, in nero è una specificazione abbastanza autonoma, laddove dei Sargassi di Mare dei Sargassi è nettamente parte del nome.
Fabio Ruggiano

Parole chiave: Aggettivo, Nome, Preposizione
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