“Nel caso” scegliessi il tempo del congiuntivo

Categorie: Semantica, Sintassi

QUESITO:

Con il congiuntivo imperfetto si possono costruire le subordinate sia quando il verbo della principale è coniugato al presente sia quando questo è coniugato al passato?
“Rimango / rimasi fermo davanti alla porta nel caso arrivasse qualcuno”.
Quando abbiamo un tempo del passato nella principale, sono ammessi sia il congiuntivo imperfetto sia il congiuntivo trapassato in questo genere di subordinata, oppure l’imperfetto è sconsigliato? In questo caso, qual è la differenza tra i due tempi?
“Sono rimasto / Rimasi fermo davanti alla porta nel caso arrivasse / fosse arrivato qualcuno”.

 

RISPOSTA:

Il tempo del congiuntivo nella subordinata ipotetica (introdotta in questo caso da nel caso) della sua frase dipende dalla consecutio temporum, non dal grado di ipoteticità che si vuole attribuire alla proposizione.
Se, pertanto, la subordinata instaura con una reggente un rapporto di contemporaneità, al presente nella reggente corrisponderà il presente nella subordinata: rimango… nel caso arrivi qualcuno. A qualunque passato nella reggente corrisponderà, invece, l’imperfetto: rimasi / sono rimasto / rimanevo / ero rimasto… nel caso arrivasse qualcuno.
Se la subordinata instaura un rapporto di anteriorità con la reggente, al presente corrisponderà il passato: rimango… nel caso sia arrivato qualcuno; al passato corrisponderà il trapassato: rimasi… nel caso fosse arrivato qualcuno
La semantica del verbo arrivare permette anche la variante rimango… nel caso fosse arrivato qualcuno, perché fosse arrivato = ci sia.
Fabio Ruggiano

Parole chiave: Analisi del periodo, Verbo
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