Prima che avessi usato il trapassato

Categorie: Sintassi

QUESITO:

Spettabile redazione, mi piacerebbe approfondire l’uso dei verbi che accompagnano “prima che”. Sono abituata a usare esclusivamente il congiuntivo imperfetto, quando nella principale noto un tempo passato, ma recentemente ho letto questa frase: “Era scesa dall’auto prima che avesse chiuso lo sportello”. È giusta o sarebbe meglio “chiudesse lo sportello”?
A mano a mano che scrivo sono sopraffatta da altre incertezze:
“Sarebbero trascorsi anni prima che avessero trovato (o trovassero) un lavoro”?
“Trascorreranno anni prima che troveranno (o trovassero o trovino) un lavoro”?

RISPOSTA:

​Partiamo da una indicazione implicata dalla sua domanda, anche se non risolve il suo dubbio: le subordinate con identità di soggetto con la reggente preferiscono, e a volte richiedono obbligatoriamente, l’infinito. Quindi, la forma migliore per la prima frase è “Era scesa dall’auto prima di chiudere lo sportello”. Detto questo, mettiamo il caso che il soggetto della subordinata temporale sia diverso da quello della reggente (ad esempio “Era scesa dall’auto prima che lo sportello si fosse chiuso”), il congiuntivo trapassato è corretto al pari dell’imperfetto (“Era scesa prima che lo sportello si chiudesse”). Del resto, anche nella versione con l’infinito è ammessa la variante “Era scesa dall’auto prima di aver chiuso lo sportello”. La consecutio temporum vorrebbe in questo caso l’imperfetto (e l’infinito presente) nella subordinata, visto che l’evento della reggente e quello della subordinata sono contemporanei nel passato (contemporanei grosso modo, ma sufficientemente per rientrare in questa fattispecie). Il trapassato, però, svolge qui una funzione non solo temporale, ma anche aspettuale, perché sottolinea il completamento dell’evento o dell’azione; con il trapassato, cioè, si sottolinea che l’evento riferito dalla subordinata non si era ancora concluso quando era avvenuto l’altro evento riferito nella reggente, o, in altre parole, l’evento della principale era avvenuto prima che quello della subordinata si fosse concluso. Nel suo esempio, la donna era scesa dall’auto prima che la portiera avesse finito di chiudersi.
La seconda frase è ben formata in entrambe le versioni; per comprenderla pienamente, però, è bene esplicitare la reale principale, qui implicita, che giustifica il condizionale passato sarebbero trascorsi. La frase potrebbe essere, per esempio, “Disse / sapemmo / pensai / sembrò che sarebbero trascorsi anni prima che avessero trovato / trovassero un lavoro”. In questo caso, con il trapassato non solo si sottolinea la mancata conclusione dell’evento (chiamiamolo evento 2), ma si mantiene la prospettiva del momento dell’evento (evento 1): il trovare lavoro (evento 2), cioè, è visto in relazione al passare degli anni (evento 1); con l’imperfetto, invece, si torna alla prospettiva del momento dell’enunciazione, per cui trovassero è contemporaneo nel passato a disse.
La forma migliore per la terza frase è “Trascorreranno anni prima che trovino un lavoro”, perché prima che richiede sempre il congiuntivo e questo modo usa il presente per designare eventi futuri. Le altre varianti sono scorrette.
Fabio Ruggiano

Parole chiave: Analisi del periodo, Verbo
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