Qual è l’etimologia di baitta?

Categorie: Lessico e fraseologia

QUESITO:

Salve, mi piacerebbe sapere l’origine della parola “baitta” spesso utilizzata
dai giovani messinesi per identificare una ragazzina altezzosa, troppo sicura
di sé. Purtroppo, facendo una semplice ricerca su internet, non ho trovato
alcuna informazione.

 

RISPOSTA:

Come giustamente dice Lei, il termine (baittu/a, diminutivo di baiu) è praticamente assente da tutte le fonti lessicografiche, italiane e dialettali, a stampa e online. Tranne una: l’ottimo, encomiabile Lessico Etimologico Italiano (LEI) curato dal linguistica tedesco Max Pfister ed edito, a partire dal 1979 e tuttora in corso di stampa, presso l’editore Ludwig Reichert di Wiesbaden. Da questo imprescindibile strumento scientifico, si ricava quanto segue: l’etimo di questa e di moltissime altre forme (da baio a baiocco) è il latino badius/baius dal significato originario di ‘rosso’. Da quest’etimo hanno preso vita migliaia di forme e significati in tutti i dialetti italiani, a indicare animali, vegetali, persone, monete, oggetti vari ecc. Tra i moltissimi lemmi associabili a badius, si ricava il siciliano baiu, che può significare varie cose, da ‘ragazzetto’ a ‘domestico’. È chiaro che il suo baittubaitta è un diminutivo di questa forma. La trafila semantica (metaforica) che può aver condotto da ‘rosso’ a ‘ragazzo’ può essere duplice: 1) baio > cavallo > mulo > soldato, lavoratore, garzone ragazzo ecc.; 2) rosso > carne poco cotta > cosa o persona incerta, che vale poco ecc. (vi sono, nei vari dialetti, esempi molteplici di questi riferimenti alle persone e alle situazioni, da ‘tempo incerto e variabile’ a ‘persona da poco’, da ‘uomo poco virile’ a ‘persona giovane’  ecc.

Fabio Rossi

Parole chiave: Dialetti e italiani regionali, Etimologia
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