QUESITO:
Sui testi di grammatica italiana rivolti a studenti sia del primo sia del secondo ciclo spesso si legge che la coordinazione è possibile tra due o più proposizioni principali (“Io piango e tu ridi”) oppure tra proposizioni subordinate dello stesso grado e dello stesso tipo (“Andò da Marco per restituirgli il libro e ringraziarlo”).
Non è dunque mai ammessa una proposizione coordinata a un’altra coordinata?
A titolo di esempio, nel periodo: “Si avviò verso casa, ma fu bloccato in ufficio e fece tardi”, la proposizione e fece tardi non potrebbe essere una coordinata copulativa alla precedente coordinata avversativa ma fu bloccato in ufficio?
RISPOSTA:
La sua osservazione è corretta: una proposizione può essere coordinata a un’altra coordinata. I manuali che non riportano questo dettaglio probabilmente lo fanno perché ritengono implicito che se una proposizione può essere coordinata a una principale o un’altra dello stesso grado di subordinazione, può esserlo anche a un’altra coordinata che si trova sullo stesso piano.
Aggiungo che la coordinazione tra subordinate è possibile anche se le proposizioni sono di tipo diverso: (avversativa) “Andò da Luca per restituirgli il libro ma senza averlo avvertito”;
(copulativa) “Andò da Luca perché Luca lo aveva chiamato e nonostante Luca non gli stesse simpatico”;
(disgiuntiva) “Vado al bar per fare due chiacchiere o se non ho altro da fare”.
Fabio Ruggiano