Uso di compiere e potere

Categorie: Morfologia, Sintassi

QUESITO:

  • Io avevo vent’anni, mentre mia sorella poteva averne avuto compiuti trenta da qualche giorno.

 

La lettura di questa frase all’interno di un romanzo, mi ha lasciato alquanto perplessa. 

È corretta o l’autore/traduttore ha preso un abbaglio?

 

Mi è venuto spontaneo formulare due composizioni alternative, che vorrei sottoporre al vostro vaglio.

 

  • Io avevo vent’anni, mentre mia sorella potrebbe averne avuto compiuti trenta da qualche giorno.

  • Io avevo vent’anni, mentre mia sorella avrebbe potuto averne compiuti trenta da qualche giorno.

 

Mi rendo conto che quest’ultima alternativa potrebbe risultare un po’ “pesante“, ma sarebbe grammaticalmente accettabile?

 

RISPOSTA:

Nessuno degli esempi riportati è corretto. Le uniche versioni corrette sono le seguenti:

Io avevo vent’anni, mentre mia sorella poteva averne compiuti trenta da qualche giorno.

Io avevo vent’anni, mentre mia sorella poteva averne avuti trenta da qualche giorno.

In italiano infatti il passato di compiere è ho compiuto, non certo ho avuto compiuto/i.
Per lo stesso motivo, le alternative corrette delle frasi da lei proposte sono le seguenti:

  • Io avevo vent’anni, mentre mia sorella potrebbe averne compiuti (o averne avuti) trenta da qualche giorno.

  • Io avevo vent’anni, mentre mia sorella avrebbe potuto averne (o compierne) trenta da qualche giorno.

    Le ultime due frasi sono comunque troppo faticose (soprattutto la seconda, che, con quel condizionale passato riferito a potere sembra escludere, contraddittoriamente, l’ipotesi dei trent’anni): per esprimere l’eventualità del fatto (cioè l’ipotesi sull’età della sorella), basta o il verbo potere o il condizionale passato, non c’è bisogno di usarli entrambi (il troppo stroppia).
    Il motivo dell’errore di avere avuto compiuti in luogo di avere compiuti (nessun errore è immotivato e ogni errore segue sue proprie regole) può essere duplice:
    1) lo/la scrivente si confonde tra due possibili costrutti, che combina erroneamente: A) ho trent’anni / B) ho compiuto trent’anni. La confusione è incoraggiata dalla sintassi complessa data dalla formulazione di un’ipotesi fatta su un evento del passato.
    2) lo/la scrivente è siciliano/a e dunque tende a preferire costrutti sintetici col participio passato che ritiene italiani mentre invece sono solo regionali. Per es. molti siciliani (quasi tutti) sono persuasi che “come vuoi cucinata la carne”, o “che cosa vuoi regalato per il compleanno” sia costrutti italiani, mentre invece sono validi soltanto in alcune aree regionali. In italiano si dice: “come vuoi che cucini la pasta” e “che cosa vuoi che ti regali (o per/come regalo) per il compleanno”.

    Fabio Rossi

Parole chiave: Accordo/concordanza, Dialetti e italiani regionali, Verbo
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