REGOLAMENTO

Art. 1 – Oggetto
1. Il presente Regolamento disciplina le finalità, le modalità di organizzazione interna e il funzionamento del Centro Internazionale di Studi Umanistici (CISU), di seguito indicato come “Centro”.

2. Il Centro si configura come un Centro di ricerca e di servizio di interesse generale, ai sensi dell’art. 41 dello Statuto di Ateneo e dell’art. 30 del Regolamento Generale dell’Ateneo.

3. Il Centro afferisce al Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne e ha sede presso i locali ad esso assegnati dal Dipartimento.

4. La gestione amministrativa e finanziaria del Centro è affidata agli uffici del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne.

 

Art. 2 – Finalità
1. Il Centro ha la finalità di:

a. promuovere e incrementare gli studi sull’umanesimo italiano ed europeo attraverso gli strumenti della metodologia filologica nelle peculiari aree di ricerca della letteratura, della tradizione dei classici, del ritorno del greco in Occidente e del suo lento espandersi negli ambienti italiani ed europei, della storiografia, dell’epigrafia, dell’antiquaria: tali obiettivi si fondano sulla consapevolezza che per ricostruire la complessa fisionomia dell’età umanistica è necessario rimettere in circolazione testi inediti o revisionare criticamente quelli affidati a pubblicazioni poco rigorose, e illuminare i contesti storici e culturali che li hanno prodotti. In tale prospettiva il Centro mira a potenziare la rete di collaborazione internazionale, già attiva, con Università e istituti stranieri che operano a livello di eccellenza in queste aree di studio, proponendosi come organismo di riferimento e di raccordo tra i maggiori specialisti mondiali nel settore;
b. organizzare seminari, conferenze, convegni nazionali e internazionali con lo scopo di approfondire e far conoscere aspetti e problemi dell’età umanistica;
c. sviluppare l’attività editoriale delle specifiche collane già esistenti e dalla fisionomia ben caratterizzata che finora tra libri pubblicati o in corso di pubblicazione annoverano più di un centinaio di volumi (“Biblioteca umanistica”, “Libri e Biblioteche”, “Mesticheria”, “Monumenta Ecclesiae Siculae”, “Musae Moderne”, “Peculiares”, “Percorsi dei Classici”, “Percorsi medievali”, “Progetto Poliziano”, “Quaderni di Filologia medievale e umanistica”, “Umanesimo dei moderni. Testi e studi”) e delle Riviste del Centro (“Studi medievali e umanistici” e “Umanesimo dei moderni” su supporto sia cartaceo sia informatico), perché possano adeguatamente accogliere l’esito di progetti scientifici e attività di ricerca di alto contenuto innovativo promossi o coordinati dal Centro;
d. sostenere la formazione alla ricerca di giovani studiosi (oltre a dottorandi, assegnisti, ecc.) sia appartenenti all’Ateneo messinese sia ad altri ambienti di ricerca italiani e stranieri, che manifestino interessi per l’umanesimo, favorendone la crescita culturale ai fini della realizzazione dei loro progetti, sollecitandoli verso soggiorni di studio all’estero e coordinando esperienze congiunte a livello internazionale;
e. contribuire all’arricchimento della Biblioteca centralizzata del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne, sia mediante scambi di pubblicazioni del Centro con altre istituzioni, sia depositando presso di essa gli archivi e le raccolte librarie acquisite dal Centro (come è già avvenuto per l’Archivio di lavoro del grande storico della letteratura italiana Carlo Dionisotti e per la Biblioteca del latinista Giuseppe Morabito);
f. conservare e fornire una ricostruzione storica il più possibile completa dei vari fondi e biblioteche d’autore acquisite nel tempo. Finalità del Centro è anche quella di promuovere la divulgazione, l’apertura al territorio e la conoscenza diffusa del proprio patrimonio. In tal senso è suo preciso compito:

• provvedere a censire, inventariare, descrivere analiticamente i fondi archivistici ed eventualmente librari del Centro;

• curare la conservazione e l’eventuale restauro dei suoi fondi archivistici;

• attivare sinergie operative con gli altri Archivi dell’Ateneo, in particolare con l’Archivio storico dell’Università di Messina ai fini di un coordinamento sul piano della digitalizzazione del patrimonio documentale dell’Ateneo;

• promuovere, in sintonia con la Terza Missione, l’apertura al territorio ai fini della disseminazione e della divulgazione dei contenuti del patrimonio del CISU;

• curare la partecipazione del CISU a progetti locali, regionali, nazionali e internazionali.

g) incrementare e salvaguardare il cospicuo patrimonio di digitalizzazioni di manoscritti e stampe antiche già posseduti dal CISU.

2. Per il raggiungimento dei suoi fini regolamentari il Centro può avvalersi della collaborazione, anche in regime di convenzione, di altri Enti pubblici e/o privati, fondazioni e associazioni italiane e stranieri aventi medesime finalità o i cui fini regolamentari e/o le attività svolte siano funzionali alle attività del Centro.

 

Art. 3 – Adesioni
1. Al Centro aderiscono, presentando motivata domanda al Direttore, i professori e i ricercatori dell’Ateneo, nonché studiosi/esperti esterni, impegnati in settori di ricerca e in attività scientifiche connesse e/o inerenti a quelle di cui all’art. 2 del presente regolamento.

2. Sulla richiesta di adesione delibera il Consiglio Direttivo, a maggioranza dei componenti.

3. La partecipazione al Centro non pregiudica l’afferenza dei docenti ai Dipartimenti di appartenenza.

 

Art. 4 – Utenti del Centro
1. Possono essere autorizzati a utilizzare le strutture del Centro, previa richiesta motivata indirizzata al Direttore, tutti i docenti, ricercatori, assegnisti, borsisti, dottorandi e il personale tecnico amministrativo in servizio presso il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne, nonché i laureati e gli studenti dell’Università di Messina e di altre Università italiane ed estere che svolgano, nell’ambito della propria tesi di laurea, ricerche attinenti alle finalità del Centro.

 

Art. 5 – Organi del Centro
1. Sono Organi del Centro:

– Il Direttore;
– Il Consiglio Direttivo.

 

Art. 6 – Il Direttore
1. Il Direttore viene eletto a maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto dal Consiglio Direttivo al proprio interno, tra i docenti in servizio presso l’Ateneo afferenti al Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne ed è nominato con decreto rettorale.

2. Dura in carica tre anni e può essere rinnovato consecutivamente una sola volta. Può designare, tra i componenti del Consiglio Direttivo, un Vicedirettore che lo sostituisca in caso di assenza o di impedimento temporaneo.

3. Il Direttore:

a. rappresenta il Centro in occasione di eventi e contesti istituzionali (partecipazione a convegni, presentazione di volumi, ecc.), fatte salve le competenze del Rettore;
b. cura i rapporti con gli Organi accademici, con gli enti di ricerca nazionali, internazionali ed esteri che svolgano attività comunque inerenti a quelle svolte dal Centro;
c. convoca e presiede le adunanze del Consiglio Direttivo;
d. propone al Consiglio Direttivo le iniziative per il perseguimento dei fini regolamentari e le linee di indirizzo delle attività del Centro; e. propone al Consiglio Direttivo la realizzazione di forme di collaborazione, anche attraverso la stipula di apposite convenzioni, con altri organismi pubblici o privati, locali, regionali, nazionali e internazionali, che svolgono attività di ricerca nell’ambito di pertinenza del Centro;
f. stipula i contratti e le convenzioni con istituzioni e soggetti pubblici e privati deliberati dal Consiglio Direttivo, giusta approvazione del Consiglio del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne e degli organi di governo dell’Ateneo, nel rispetto di quanto previsto dall’art. 51 del Regolamento generale di Ateneo;
g. stipula le convenzioni e/o i contratti per attività di ricerca, di consulenza e prestazioni a tariffario conto terzi, con enti pubblici e privati, in conformità al vigente Regolamento di Ateneo in materia;
h. presenta al Consiglio Direttivo, per l’approvazione, la ripartizione dei fondi per l’attività di formazione e di ricerca programmata e il prospetto delle risorse finanziarie occorrenti, da sottoporre al Consiglio del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne;
i. può designare un Vice Direttore che lo supplisce in caso di assenza o di impedimento temporaneo;
j. approva l’invio in missione dei docenti e dei ricercatori afferenti al Centro da sottoporre all’autorizzazione del Direttore del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne.

4. In casi straordinari di necessità e urgenza, il Direttore adotta i provvedimenti indifferibili per il buon funzionamento del Centro i quali saranno poi sottoposti alla ratifica del Consiglio Direttivo, nella prima adunanza successiva alla loro adozione.

 

Art. 7 – Il Consiglio Direttivo
1. Il Consiglio Direttivo è composto dal Direttore, che lo presiede, e dai docenti e ricercatori dell’Ateneo, nonché studiosi ed esperti esterni, che aderiscono al Centro.

2. Il Consiglio Direttivo si riunisce, in via ordinaria, almeno due volte all’anno, previa convocazione del Direttore, e, in via straordinaria, ogni qualvolta il Direttore lo ritenga necessario ovvero su richiesta di almeno due terzi dei componenti. È ammessa la possibilità che le riunioni si svolgano per audio-e/o video-conferenza, secondo le disposizioni del vigente regolamento di Ateneo che disciplina lo svolgimento delle sedute collegiali in modalità telematica.

3. La convocazione è disposta dal Direttore per via telematica almeno cinque giorni liberi prima della data fissata per la seduta; in caso di urgenza il termine può essere congruamente ridotto.

4. L’adunanza è valida se vi partecipa la metà più uno degli aventi diritto. Le deliberazioni sono assunte a maggioranza semplice tranne i casi in cui è previsto un quorum diverso. In caso di parità viene approvata la proposta che ha ottenuto il voto favorevole del Direttore.

5. Il Consiglio Direttivo è l’organo deliberativo del Centro. Esso delibera in ordine:

a. alle iniziative per il perseguimento dei fini regolamentari e le linee di indirizzo delle attività del Centro proposte dal Direttore ai sensi dell’art. 6, comma 3, lett. d.;
b. alla ratifica dei provvedimenti indifferibili adottati dal Direttore in casi straordinari di necessità e urgenza per il buon funzionamento del Centro a norma dell’art. 6, comma 4;
c. alle richieste di finanziamento per la realizzazione delle finalità del Centro;
d. alla ripartizione dei fondi per l’attività di formazione e di ricerca programmata e il prospetto delle risorse finanziarie occorrenti formulati dal Direttore del Centro, da inviare per l’approvazione al Consiglio del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne;
e. alle domande di adesione al Centro presentate ai sensi dell’art. 3;
f. all’eventuale collaborazione e partecipazione del Centro con altri Atenei, organi pubblici e privati, nazionali, internazionali ed esteri, aventi analoghe finalità didattiche, scientifiche e di ricerca;
g. alla stipula dei contratti e delle convenzioni di competenza del Centro intese a realizzare forme di collaborazione con soggetti pubblici e privati da sottoporre al parere del Consiglio del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne e all’approvazione degli Organi collegiali dell’Ateneo;
h. alla stipula di convenzioni e/o contratti per attività di ricerca, di consulenza e prestazioni a tariffario conto terzi, con enti pubblici e privati, in conformità al vigente Regolamento di Ateneo in materia;
i. ad ogni altra questione per la quale sia opportuna una deliberazione del Consiglio Direttivo.

 

Art. 8 – Finanziamento del Centro
1. Il Centro dispone di fondi derivanti da:

a. finanziamenti concessi da Organismi e Istituzioni europee;

b. finanziamenti a qualunque titolo ottenuti per specifici programmi di formazione e ricerca;
c. eventuali assegnazioni da parte del Consiglio di Amministrazione dell’Università;
d. eventuali assegnazioni del MIUR o di altri enti pubblici o privati che promuovono e sostengono la formazione e la ricerca;
e. proventi della propria attività editoriale;
f. eventuali contributi derivanti da quote di iscrizione a master, corsi, seminari o convegni.

2. La gestione amministrativa e finanziaria del Centro è affidata agli uffici del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università di Messina.

 

Art. 9 – Personale del Centro
1. Per l’adempimento dei propri fini istituzionali il Centro si avvale del supporto del segretario amministrativo del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne o di altro personale assegnato al Centro dal Direttore Generale dell’Ateneo, anche provvisoriamente.

 

Art. 10 – Modifiche al regolamento
1. Il presente regolamento potrà essere modificato dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione nell’ambito delle rispettive competenze, su proposta del Consiglio Direttivo del Centro assunta a maggioranza assoluta dei suoi componenti. La medesima maggioranza è richiesta per la delibera di scioglimento del Centro.

2. Il Centro può essere, altresì, sciolto con delibere motivate del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione nell’ambito delle rispettive competenze. Lo scioglimento del Centro è decretato dal Rettore.

 

Art. 11 – Disposizioni finali
1. Per tutto quanto non previsto dal presente regolamento si applicano le norme vigenti in materia e le disposizioni contenute nello Statuto e nei Regolamenti di Ateneo.