È funzionario archivista presso la Soprintendenza archivistica della Sicilia-Archivio di Stato di Palermo. Nel 2007 ha conseguito il titolo di dottore di ricerca presso l’Università di Pisa con una tesi sulle politiche educative in Libia nel ventennio fascista. Archivista paleografa (2009, Università di Roma La Sapienza), dal 2008 al 2011 ha diretto il progetto per la salvaguardia e la valorizzazione dell’archivio storico libico presso il Centro nazionale per gli archivi e gli studi storici di Tripoli. Dal 2014 al 2017 è stata postdoctoral researcher presso il Niod (Institute for War and Genocide Studies), Amsterdam nell’ambito del progetto “Four Centuries of Labour Camps”. La sua ricerca ha analizzato i campi di lavoro in Italia e nelle sue ex colonie dall’Unità alla Seconda guerra mondiale. Fra i suoi articoli: “Civilizzare le civilizzatrici. Insegnanti italiane nello spazio mediterraneo fra Ottocento e Novecento”, in Quel che resta dell’impero. La cultura coloniale degli italiani, a cura di V. Deplano e A. Pes, Milano, Mimesis, 2014, pp. 169-189; “Sentinelle avanzate della patria lontana. Gli insegnanti in Libia in epoca coloniale (1911-1943)”, in Governare l’Oltremare. Istituzioni, funzionari e società nel colonialismo italiano, a cura di G. Dore, C. Giorgi, A. M. Morone, M. Zaccaria, Roma, Carocci, 2013, pp. 117-130; “La Scuola di arti e mestieri di Tripoli in epoca coloniale (1911-1938)”, in Africa, LXII, 3, 2007, pp. 399-428.