I Tevenè, una famiglia di maestri repubblicani livornesi
Università degli Studi di Udine
Presentazione delle vicende di una famiglia di maestri che attraversa quasi un secolo. Il capostipite Pilade (1849-1916) tra i fondatori della società degli insegnanti protagonista della sociabilità massonica e repubblicana dalla metà degli anni Sessanta fino alla morte. Membro della loggia Felice Orsini, dal 1879 al pensionamento, nel 1914, fu maestro nelle scuole elementari del comune di Livorno; per oltre quindici anni diresse la segreteria della società per gli insegnanti e fu fondatore del circolo livornese dell’associazione del libero pensiero. Pubblica nel 1874 una raccolta di racconti ispirati al modello formale di Thouar ma con contenuti di acceso anticlericalismo.
Il figlio Garibaldo (1884-1970) come molti repubblicani livornesi condivise l’esperienza dei primi fasci di combattimento per poi ridiventare un fiero repubblicano, stimato direttore didattico e fino alla morte stimato esponente del repubblicanesimo e della massoneria livornese di rito simbolico, rispettato tanto dai fascisti quanto dai cattolici.
Dopo la Seconda guerra mondiale è attivo e autorevole protagonista; presidente della SOCREM nel 1946, fondatore della Loggia Dovere Mazzini di rito simbolico e della sezione livornese dell’Associazione Mazziniana Italiana nonché protagonista delle rinnovate attività educative della Fratellanza Artigiana. Altro figlio di Pilade fu Cesare anch’egli affiliato alla loggia “Felice Orsini”, anch’egli maestro nelle scuole elementari del comune di Livorno, in servizio dal 1908, attivista e a più riprese dirigente dell’associazionismo magistrale nel 1913 e nel 1914 risulta presidente della sezione di Livorno della UMN nonché consigliere della Società Volontaria di Soccorso.
Nel primo dopoguerra era uno dei membri più in vista del mondo magistrale livornese come testimoniano la sua qualità di membro della commissione per la compilazione del regolamento scolastico emanato nel 1921 e la sua nomina a direttore didattico nelle scuole del comune di Livorno dal primo ottobre 1922, a seguito di concorso. Cesare Tevenè nel 1923 fu eletto consigliere provinciale nella lista del PRI, lista di minoranza e quindi unica opposizione rimasta a fronte del listone nazional-fascista.
Bibliografia: A. Gaudio, Presenze massoniche e politiche educative e scolastiche a Livorno dall’Unità all’avvento del fascismo, in “Annali di storia dell’educazione e delle istituzioni scolastiche”, n. 11, 2004, 117-132.
Parole chiave: maestri, Livorno, Ottocento, Novecento, massoneria.