I servizi per la prima infanzia: sentieri e confini inclusivi
Università degli Studi di Perugia
Il contributo propone una riflessione sulle possibili dimensioni inclusive dei servizi per la prima infanzia. Nelle Linee pedagogiche per il sistema integrato “zerosei” pubblicate nel dicembre 2020 si richiama il tema dei Bisogni Educativi Speciali dei più piccoli, riconoscendo il loro diritto all’educazione, accanto all’importante funzione abilitativa e riabilitativa dell’esperienza di apprendimento e socialità, realizzata all’interno del gruppo di coetanei e in un ambiente sicuro, accogliente e stimolante.
Di fatto il segmento 3-6 anni si è confrontato con tutto il tema dei Bisogni Educativi Speciali, in termini di politiche e pratiche, in quanto da sempre collocato dentro gli interventi normativi del sistema scuola. Altra sorte è toccata invece ai servizi 0-3 anni.
Esistono ricerche e studi che riflettono sulla possibilità di questi servizi di accogliere con la stessa cura e attenzione bambini che portano con sé disturbi, difficoltà, svantaggi ma ad oggi non interventi legislativi chiari. Nonostante un piano normativo a più velocità nel territorio nazionale, i servizi per l’infanzia si stanno interrogando da tempo sulle possibili dimensioni inclusive in questa fascia d’età. Non necessariamente, infatti, l’assenza di una riflessione sistematizzata e chiaramente decodificata implica una mancanza di vissuti ed esperienze. La significatività delle pratiche di cura ed educazione, che i servizi per la prima infanzia hanno strutturalmente, potrebbe avere già in sé elementi inclusivi e non chiedere particolari accorgimenti, se non un progressivo processo di coscientizzazione rispetto alle progettazioni attivate. Oppure potrebbe esserci oggi l’opportunità formativa per queste realtà di confrontarsi con maggior consapevolezza con i bambini che esprimono situazione di fragilità e povertà personale e/o ambientale ed uscirne maggiormente accessibili, immaginando pensieri e pratiche inedite. Potrebbe esserci anche la necessità epistemologica e metodologica di tenere insieme entrambe le letture e cogliere in questo terreno di continuità e innovatività la direzione dell’accessibilità di questi spazi educativi In questa direzione emergono come fondamentali il sostegno alla genitorialità nell’accoglimento della diagnosi e l’attivazione di un lavoro di équipe con i servizi socio-sanitari del territorio. A questo si aggiunge la necessità di allestire contesti educativi ordinari, capaci di personalizzare le proposte senza stravolgere e sconvolgere la sostanza di questi servizi, in un’ottica di “speciale normalità”.
Parole chiave: inclusione, servizi per la prima infanzia, lavoro di équipe, cura, metododologia.