Il duplice volto della scuola, come luogo di aggregazione fisica e come momento di crescita didattica: Messina dal postunitario alla rinascita dopo il terremoto del 1908
Angela PULEIO
Archivio di Stato di Messina
Un iter attraverso i documenti d’archivio che racconta le prime fasi in cui la città dello Stretto si ritrova a fare i conti con l’unificazione e nazionalizzazione del sistema scolastico per avviare la realizzazione di una cultura nazionale tentando di superare l’analfabetismo in cui versava soprattutto il Meridione che già scontava la grave crisi economica. Un’economia di stampo agricolo che si traduce con la nascita di scuole tecniche in tutta la provincia. Una scuola come trampolino di lancio per lo sviluppo economico e commerciale, ma anche umano.
Ma Messina si ritrova a dover ripartire nuovamente all’indomani del terremoto del 1908 che sconvolse la quotidianità dell’intera popolazione. Attraverso la ricostruzione fisica delle scuole, punto di riferimento e di rinascita culturale e sociale, anche la ricostruzione didattica, che vede l’insegnamento come simbolo di ripartenza e di voglia di ritorno alla normalità. La mostra, relativamente a questo complesso “cammino”, propone una selezione di documenti tratti dai Fondi Ufficio del Registro, Prefettura, Genio Civile e Scuola Normale Femminile Pareggiata di Messina.
Parole chiave: scuola, sviluppo economico, Terremoto di Messina (1908), maestre, edifici scolastici.