La formazione dei maestri e delle maestre negli orfanotrofi milanesi delle Stelline e dei Martinitt, tra 1861 e il 1914
Université Lyon2-Università della Valle d’Aosta
L‘intervento si propone di ripercorre il percorso formativo delle maestre e dei maestri, tra l’Unità d’Italia e l’età giolittiana, negli orfanotrofi milanesi delle Stelline e dei Martinitt.
L’analisi partirà da un quadro storico di riferimento per cercare di comprendere il ruolo e la funzione della scuola normale, destinata alla formazione dei maestri e delle maestre elementari, che, per la sua particolare fisionomia istituzionale, si collegava a una specifica funzionalità sociale e sollevava un insieme di questioni all’interno delle quali è possibile intravedere costantemente l’intreccio fra pubblico e privato, fra scelte politico-legislative e pratiche educative e didattiche, leggi del mercato ed esortazioni morali inserite in un contesto storico, sociale e economico. Tra questi aspetti due sono da tenere in considerazione, il difficile andamento della diffusione dell’istruzione popolare e la femminilizzazione dell’insegnamento primario, sono le questioni di maggiore rilievo politico-culturale connesse alle scuole normali, segnate da diverse pedagogie ma anche da modelli comportamentali, da atteggiamenti morali, da costume, da mentalità che si sono imposti più di altri nella seconda metà dell’800 (Covato e Sorge, 1994).
Partendo da regolamenti, da statuti e da alcune relazioni scolastiche presenti nell’archivio, l’intento sarà quello di capire in quale modo le leggi sulla formazione del personale scolastico, del neonato Stato Italiano, abbiano influito e interessato la formazione e l’assunzione dei maestri e delle maestre che lavoravano negli istituti. L’istituto, già a partire dal XVI secolo, ha rappresentato un luogo di carità e di accoglienza, erede del modello confessionale borromaico. La sua attività di accoglienza e di cura assunse nuove forme soprattutto a partire dalla seconda metà del XIX secolo, ponendosi come luogo di formazione e di istruzione per gli orfani e per le orfane. L’interpretazione dei documenti verrà fatta alla luce di una duplice chiave di lettura: da un lato l’orfanotrofio come società di controllo, attraverso il disciplinamento, e dall’altra luogo di riscatto sociale.
In concomitanza con la seconda rivoluzione industriale, vi fu un momento di rottura con il passato, che condusse gli amministratori dei luoghi pii a rivedere l’assetto formativo e, di conseguenza, anche la formazione del personale scolastico assunto.
Parole chiave: disciplinamento, formazione maestri, maestre, riscatto sociale.