Questione scolastica e questione igienico-sanitaria ne L’Aspromonte Occidentale (1910)
Università della Calabria
L’Aspromonte Occidentale di Giovanni Malvezzi e Umberto Zanotti Bianco, pubblicata nel 1910, tracciava il bilancio di un capillare lavoro svolto nella provincia di Reggio Calabria all’indomani del devastante terremoto che l’aveva colpita portando morte e devastazione in tutta l’area dello Stretto di Messina. La provincia di Reggio Calabria, in particolare, aveva attirato giovani intellettuali e filantropi che avevano partecipato all’opera di soccorso a favore delle popolazioni colpite. Malvezzi e Zanotti Bianco si trovavano tra questi, spinti da Antonio Fogazzaro a scendere in Calabria e sollecitati da Padre Giovanni Semeria a non esaurire la loro azione con la pubblicazione di “qualche bell’articolo”. Essi decidevano di rimanere in quelle zone con la ferma volontà di comprendere lo stato di arretratezza che connotava, in particolare, l’intera zona aspromontana che diventava oggetto di un intenso lavoro sul campo i cui risultati confluiranno ne L’Aspromonte occidentale.
L’inchiesta andava a indagare su 36 dei 48 comuni della fascia tirrenica dell’Aspromonte gravati da condizioni di vita difficili, da povertà e miseria, da mancanza di scuole e di ambulatori, utili nel contrastare le ricorrenti epidemie (malaria, tifo, tubercolosi) che avevano a più riprese colpito quel territorio, senza che fossero state prese misure di contenimento e di prevenzione. Da questa inchiesta prenderà avvio l’azione dell’Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno d’Italia (ANIMI), con interventi mirati a favore della scuola e dell’assistenza all’infanzia che, a partire dalla Calabria, sarà estesa a tutto il Mezzogiorno.
Parole chiave: Calabria, scuola, infanzia, questione sanitaria, ANIMI.