“Valorizzazione dei prodotti Italiani derivanti dall’Oliva attraverso tecniche analitiche Innovative” – questo è il titolo esteso del progetto VIOLIN, finanziato da AGER con € 1.008.000, che vede capofila l’Università degli Studi di Messina, referente scientifico il prof. Luigi Mondello (Dip.to di Scienze Chimiche, Biologiche, Farmaceutiche ed Ambientali).
Il progetto potrà avvalersi della competenza scientifica e della strumentazione d’avanguardia del Settore analitico-alimentare e si prevede abbia una ricaduta significativa nel settore agroalimentare ed un impatto positivo sulle realtà territoriali, essendo la coltivazione dell’olivo e la produzione dell’olio due attività simbolo dell’agroalimentare italiano, che trovano nel bacino del Mediterraneo la maggiore area di concentrazione mondiale.
Il Comitato di gestione di Ager (Progetto agroalimentare e ricerca) ha di recente approvato la graduatoria dei progetti di ricerca scientifica finanziati con 4 milioni di euro per sostenere i comparti Acquacoltura e Olivo e Olio. Ager è un progetto che crea per la prima volta, a livello nazionale, una rete di Fondazioni di origine bancaria che selezionano, sostengono e promuovono progetti di ricerca innovativi di altissima specializzazione nei comparti cerealicolo, ortofrutticolo, vitivinicolo e zootecnico.
Un comitato di 20 esperti internazionali ha selezionato, secondo criteri di peer review, i 3 progetti vincitori (finanziati con 2,5 milioni di euro) tra le 38 proposte progettuali candidate nel settore Olivo e Olio. Tali progetti sono mirati al conseguimento di risultati in grado di incidere a breve termine sulla quantità, sulla qualità e sulla valorizzazione dell’olio extra vergine di oliva italiano, a partire dalla produzione della materia prima.
Il progetto VIOLIN è mirato alla valorizzazione dell’olio extra vergine di oliva, mediante analisi atte alla sua qualificazione e diversificazione, anche nell’ottica di supportare idonee strategie di comunicazione e di informazione. Tra gli obiettivi: la costruzione di una banca dati in cui il profilo compositivo di ciascun campione sarà archiviato e correlato alle specifiche proprietà ed alla provenienza, la messa a punto di sistemi per monitorare e/o preservare la qualità dell’olio durante la conservazione, anche in riferimento al packaging; la gestione e valorizzazione dei sottoprodotti della trasformazione. Un piano di comunicazione multilivello sfrutterà tutti i canali della moderna divulgazione scientifica per raggiungere la società civile, la comunità scientifica e gli stakeholders, creando infine una “cultura dell’olio italiano di qualità”.
Del partenariato scientifico fanno parte: l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, l’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna, l’Università degli Studi di Torino, la Fondazione Edmund Mach, l’Università degli Studi del Sannio, l’Università della Tuscia, l’Università degli Studi di Genova, l’Università Campus Bio-Medico di Roma, l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, l’Università degli Studi di Verona.