Anna Maria Maccheroni: la prima pioniera della Casa dei Bambini di Maria Montessori
Università di Bologna
Questo intervento compie un approfondimento della figura di Anna Maria Maccheroni (1876-1965), a partire dal suo percorso formativo, in cui assume un’importanza decisiva l’incontro con Maria Montessori presso il Corso di Perfezionamento per maestri di Roma, alla sua prima esperienza in qualità di direttrice della Casa dei Bambini, presso la Società Umanitaria di Milano, nel 1908, fino agli sviluppi successivi del suo insegnamento, con esiti significativi in campo musicale. Attraverso l’analisi delle fonti autobiografiche, tra cui il volume scritto dalla stessa Maccheroni, Come conobbi Maria Montessori (1947) e la corrispondenza epistolare da lei intrattenuta con la scienziata, emerge un nodo fondamentale relativo alla diffusione del Metodo Montessori, ovvero quello della formazione delle insegnanti. Alcune lettere scritte da Anna Maria Maccheroni a Maria Montessori, durante i primi mesi dell’esperienza milanese, costituiscono un diario didattico molto importante, non solo perché offrono un accurato resoconto delle attività svolte in questa fase pionieristica, ma anche a testimonianza delle difficoltà incontrate dalla Maccheroni per cercare di essere una maestra montessoriana fino in fondo, nel favorire il passaggio dal «disordine» alla «libertà», nel far sì che «l’invito», rivolto ai bambini, non costituisse un «comando». L’esperienza, presso l’Umanitaria, seppur breve, rappresentò un momento estremamente significativo in questa fase di iniziale diffusione della pedagogia montessoriana, nonostante gli ostacoli affrontati dalla Maccheroni, tra cui quella del materiale strutturato, non essendo inizialmente fabbricato con precisione dalla Casa di lavoro dell’Umanitaria. Si evidenzia, inoltre, l’importante contributo innovativo della Maccheroni nel campo dell’educazione musicale, avviata presso la Casa dei Bambini di via Solari, avvalendosi dei materiali, da lei ideati e fatti costruire appositamente a Livorno, sua città natale; nel sostenere la centralità della corporeità nell’apprendimento musicale, emerge infatti il riferimento della Maccheroni a Émile Jaques-Dalcroze. Nell’ultima parte del presente contributo, si mette in luce il suo continuo e instancabile affiancamento alla Montessori a Roma, per l’organizzazione di due corsi sul metodo montessoriano, rispettivamente presso le suore francescane di via Giusti e presso la scuola elementare Fuà Fusinato, ed infine nelle esperienze all’estero, principalmente in Spagna e a Londra.
Parole chiave: Diffusione Metodo Montessori, Corrispondenza epistolare, Formazione insegnanti Montessori, rapporto Maestra/allieva, Educazione musica.