Maestre e Maestri nella storia d’Italia
Biblioteca Regionale Universitaria di Messina
Il sistema scolastico è lo specchio di una società, che si evolve nel tempo, coinvolgendo famiglie ed istituzioni, con un sistema di norme e regolamenti, spazi e metodi di apprendimento che sono molto variati nel corso dell’ultimo secolo. I ragazzi socializzano, incontrandosi, ma l’aver interessi comuni può determinare conflitti, che necessitano di un intermediario, soprattutto nei primi approcci con il sistema scolastico. Di qui la grande importanza che riveste la figura del maestro, come primo educatore al di fuori del “sistema famiglia”. Lo scardinamento dei rituali della società tradizionale ha avuto dei riflessi determinanti nel ruolo dell’insegnante. Ai primi del Novecento, il compito del docente di scuola primaria si esauriva nella spiegazione in classe delle materie, mediante l’alfabetizzazione strumentale, imponendo disciplina anche attraverso metodi correttivi fisici, con punizioni pesanti in caso di mancata osservanza delle regole. Le sue valutazioni, talvolta non approfondite, si limitavano a verificare l’avvenuta trasmissione del sapere agli alunni. Nel secondo millennio la situazione è molto cambiata. Oggi la circostanza di un mancato apprendimento, non è più attribuita alle sole due variabili di cui, secondo le teorie tradizionali, era portatore l’alunno: l’intelligenza, intesa come dote per una vocazione allo studio e l’impegno, ma a fattori sociali di emarginazione, sopraffazione, che l’insegnante della scuola primaria, sempre più preparato, riesce a cogliere. Dislessia, disgrafia, sono entrate a buon diritto nel dibattito pedagogico perché queste difficoltà funzionali di apprendimento, di formazione, di relazione, non sono più considerate come uno sterile rifiuto dell’alunno non motivato, ma un problema reale dell’educazione e della formazione e dell’istruzione. Fattori rilevanti che riguardano tutti perché l’istruzione non è solo un patrimonio vitale per il futuro del singolo individuo, ma di un’intera civiltà. L’insegnante di gentiliana memoria è cambiato, come sono mutati gli strumenti didattici che utilizza: il suo ruolo si è arricchito di numerosi compiti di inclusione, di lotta all’emarginazione, al razzismo, al bullismo fisico e digitale.
Le collezioni presenti nella Biblioteca Regionale “Giacomo Longo” offrono una rassegna assai interessante per comprendere l’evoluzione della didattica scolastica e del ruolo degli Insegnanti della Scuola Elementare. Di rilievo, le comunicazioni dei vari Ministri della Pubblica Istruzione, dal 1860, con le linee guida per una Nazione che andava formandosi, anche e soprattutto tramite la fondamentale figura del maestro elementare, che impartiva i primi rudimenti per l’alfabetizzazione, amalgamando le diverse culture locali.
La Biblioteca possiede numerosi libri di didattica italiana e straniera, raccolti nel Fondo Bongiovanni, 240 monografie, 43 miscellanee registrate nei registri topografici, con moltissimi documenti di valutazione che riepilogano i risultati scolastici, per singole materie, degli allievi delle scuole primarie dei tempi passati, i loro quaderni delle esercitazioni con bellissime copertine, un prezioso dono, che è stato oggetto di una rassegna bibliografica nel 2013. Le scuole sono le più diverse. Oltre a quelle del capoluogo, sono presenti i documenti finali degli alunni degli istituti della provincia, Alì, Savoca, S. Teresa, Barcellona P.G. Tutto il materiale è in ottime condizioni e conservato negli archivi della sede centrale della Biblioteca e, soprattutto di facile consultazione, poiché registrato sulla piattaforma digitale del sistema bibliotecario nazionale.
Tra i testi, ricordiamo i Canti educativi per le Scuole elementari, di Antonio Arnò, Il compimento al sillabario di G. Pantò, il Manualetto di Ginnastica, redatto secondo i principi di Obermann del 1879, La festa degli Alberi, del 1902, il Manuale pratico di calligrafia del 1867 e tanti libri di didattica, come l’Avviamento all’arte dello scrivere, compilato da Basilio Puoti nel 1855.
Nel fondo sono presenti, inoltre, dizionari e piccole enciclopedie per bambini.
I recenti progetti di recupero del pregresso, che sono stati avviati durante l’emergenza Covid 19, hanno permesso poi di mettere in luce tanto altro materiale sull’argomento didattica scolastica, che è stato riordinato e schedato nell’applicativo Sbn Web, reso maggiormente fruibile per l’utenza da remoto, perché consultabile su internet, tramite la nostra vetrina virtuale Opac metavista. Questo materiale giaceva negli archivi poco consultato, poiché registrato solo su schede cartacee, vergate con inchiostro usurato dal tempo e di difficile interpretazione. Tra le molteplici opere schedate, sono state rinvenute interessanti memorie di docenti del passato, programmi didattici, fiabe per bambini, novelle siciliane, studi del Pitrè, relazioni dei Ministri della Pubblica Istruzione del tempo sull’organizzazione della Scuola elementare.
Ricordiamo, tra gli altri i discorsi di Pasquale Macini, Michele Amari, Domenico Berti, Cesare Correnti, Ruggiero Bonghi, Paolo Boselli, Luigi Rava.
Molto interessanti i testi: Le scuole elementari della città di Messina dal 1861 al 1882: relazione e statistica: con un’appendice sulla Scuola tecnica comunale, sulle Scuole speciali e sulle Istituzioni educative fondate o sussidiate dal Comune, pubblicato a Messina, presso la Tipografia Filomena nel 1882, Le nostre scuole elementari, necessità di migliorarle ed aumentarle: i plessi scolastici e le scuole a pagamento dell’ Avv. Francesco Natoli, pubblicato a Messina dalla Tipografia Ribera nel 1879, Sulla istituzione delle scuole elementari in Messina: considerazioni di Gustavo Morelli, pubblicato a Messina presso la Tipografia del commercio, 1863.
Tra i periodici “L’educatore dei giovinetti: giornale di educazione fisica, intellettiva e morale” e “L’apostolato: organo mensile della Federazione maestre e maestri disoccupati o titolari”.
La Biblioteca, inoltre, possiede una ricca collezione di testi di pedagogia di insigni studiosi, collocati nella sezione “Sala Consultazione Filosofia”.
Si segnalano, a tal proposito; gli scritti del Prof. Giuseppe Catalfamo e del Prof. Leone Agnello, insigni docenti del Magistero di Messina e l’Enciclopedia Biografica e Bibliografica Italiana, nella Sezione Pedagogisti ed educatori, curata da Ernesto Codignola, nel 1938.
Parole chiave: scuole, maestri/e, editoria scolastica, istruzione.