Si è conclusa, oggi a Troina (Enna), la IV campagna di scavi archeologici ,diretti dalla prof.ssa Caterina Ingoglia, docente di Metodologia della ricerca archeologica dell’Università di Messina. La ricerca avviata nel 2017, a seguito di una Convenzione tra l’Ateneo peloritano (Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne) ed il Parco archeologico della Villa romana del Casale di Piazza Armerina, si è svolta nell’area demaniale della località Catena, dove l’uomo si è insediato con continuità a partire dall’età ellenistica (IV-III sec. a. C.).
“Grazie al supporto, anche logistico, del Comune di Troina e dei due Enti in Convenzione- ha detto la prof.ssa Ingoglia- lo scavo didattico-scientifico ha visto il coinvolgimento di un buon numero di studenti impegnati nella loro attività formativa. I rilievi hanno evidenziato che ad un edificio di età ellenistica si sovrappone un insediamento abitativo del periodo tardo-antico, la cui vita continua sino all’arrivo del Bizantini i quali, nell’VIII sec. d. C., cambiarono la destinazione dell’area e realizzarono una Chiesa con una sola navata. Per la sua costruzione furono riutilizzati i blocchi del grande edificio ellenistico ed un vano dell’insediamento tardo-antico con pavimento in cocciopesto. L’ area attorno alla Chiesa ha ospitato per secoli un cimitero e ha mantenuto questa destinazione almeno fino al XVI sec”.
Lo scavo ha restituito, quindi, sorprendentemente, resti riferibili a quasi tutta la storia di Troina, contribuendo significativamente al recupero della memoria storica della comunità locale e offrendo potenzialità di sviluppo, anche turistico, a tutto il territorio.
“Questa nuova campagna – ha detto il Rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea – rappresenta una testimonianza di grande volontà della prof.ssa Ingoglia e della capacità di UniMe di fare squadra. Questo studio ha dato l’opportunità a studenti, della nostra Università e non solo, di portare alla luce scoperte rilevanti che ci consentiranno di continuare e rafforzare l’attività di ricerca e didattica in rete con altre istituzioni. Allo stesso tempo, il Comune di Troina ed il Parco archeologico della Villa romana del Casale di Piazza Armerina avranno una realtà archeologica molto importante che potrà essere visitata ed aperta al pubblico. Sono certo che questi studi andranno avanti e noi continueremo, in futuro, a fare la nostra parte per rifinanziare, qualora fosse necessario, il prosieguo di questo prezioso progetto”.