L’8 marzo ha preso il via la quinta edizione della “Notte Mediterranea delle Ricercatrici” o MEDNIGHT, un progetto finanziato dall’Unione Europea che mira a mostrare a giovani e adulti il lato più piacevole della scienza che si svolge nei paesi del Mediterraneo. MEDNIGHT, nato nel 2020 come consorzio costituito da 13 istituzioni spagnole, conta per questa edizione lo stesso numero di partner ma diffusi in tutto il Mediterraneo: Spagna, Italia, Grecia, Francia, Turchia, Cipro e Tunisia, oltre a Belgio, per un totale di 8 paesi.
L’Università di Messina è l’unico partner italiano del progetto, e per il prossimo biennio assume il ruolo di Coordinatore del consorzio. Molteplici saranno le attività che si svolgeranno durante tutto l’anno nelle scuole, nei parchi, nelle piazze e nelle spiagge, e che serviranno ad avvicinare il grande pubblico alla Scienza Mediterranea.
Lo scopo del progetto è trasmettere a tutta la popolazione il concetto di Scienza Mediterranea: un viaggio attraverso reti di scambio di conoscenze, pratiche scientifiche comuni e, facendo tesoro delle competenze dei cittadini, la valorizzazione della figura delle ricercatrici. Nel 2024 i partner di MEDNIGHT svilupperanno attività con le scuole e attività di sensibilizzazione comuni, che culmineranno il 27 settembre con grandi eventi a Messina, Lesbo, Xanthi, Nicosia, Istanbul, Bruxelles, Monastir, Montpellier, Tolosa, Madrid, Almeria, Orihuela e Alicante.
La Commissione Europea, che finanzierà MEDNIGHT con un grant da 675.000 euro per le edizioni 2024 e 2025 grazie alle Azioni Marie Curie del programma Horizon Europe, ha valutato la proposta presentata con complessivamente 14 punti su 15, evidenziando “la dimensione culturale e la multiculturalità del progetto”, “la metodologia proposta” e “la sua impressionante portata geografica”, oltre allo stesso gruppo di lavoro che secondo i valutatori “ha l’esperienza necessaria per realizzare il progetto con elevati standard di qualità”.
Il team di MEDNIGHT è composto da Genopolys, centro misto di outreach del CNRS francese, dell’INSERM e dell’Università di Montpellier, dal Centre Hospitalier Universitaire de Toulouse (CHUT), dalla Marie Curie Alumni Association (MCAA), dal Centro di ricerca sulla tecnologia dell’informazione ATHENA e da SciCo in Grecia, nonché SciCo Cipro, il Palazzo della Scienza di Monastir in Tunisia, l’Associazione Europea delle Donne Rettrici, l’Università Kadir Has di Istanbul, il Centro de Investigaciones Energéticas Medioambientales y Tecnológicas (CIEMAT), il Museo Didáctico Interactivo de Ciencias de la Vega Baja – Jesús Carnicer (MUDIC) e El Caleidoscopio in Spagna, tutti coordinati dall’Università di Messina in Italia.