Proseguirà lunedì 6, presso la Sala Accademia dei Pericolanti, il IV ciclo di seminari organizzato dall’ILSA ChapterMessina sulle attualità del diritto internazionale. Alle ore 10 il prof. Marco Roscini, professore di International Law alla Westminster Law School, interverrà sul tema: “Cyber warfare e diritto internazionale”, affrontando quindi l’attualissimo tema delle guerre cibernetiche. Interverranno i proff. Livio Scaffidi Runchella, ricercatore di Diritto internazionale di Unime e Marco Longobardo (Unime e University of Westminster, London). Presiederà e modererà i lavori la prof.ssa Marcella Distefano (Unime).
Un ottimo riscontro, intanto, ha avuto il primo appuntamento del ciclo di seminari, svoltosi nei giorni scorsi. Le Dott.sse Martina Buscemi (Università degli Studi di Milano) e Federica Violi (Erasmus University Rotterdam) hanno analizzato la tristemente nota vicenda dell’uccisone in Egitto del giovane ricercatore Giulio Regeni. Il diritto internazionale, pubblico e privato, ha fornito la chiave di lettura del caso.
Preceduti da una breve allocuzione introduttiva della prof.ssa Marcella Distefano, i due interventi hanno messo in luce le norme primarie e secondarie del diritto internazionale astrattamente applicabili al caso in esame. Dapprima sono stati ricostruiti gli obblighi consuetudinari e convenzionali incombenti sull’Egitto, relativi in particolare alle norme sul trattamento degli stranieri e agli obblighi sostanziali e procedurali che derivano dalla Convenzione contro la tortura ed è stata approfondita la natura degli interessi individuali e statali tutelati dalle norme in questione. In secondo luogo sono stati evidenziati i rimedi esperibili dai familiari della vittima innanzi ai tribunali nazionali, italiani ed egiziani,e le connesse problematiche legate ad una possibile giurisdizione dei giudici italiani nel caso di specie. La vicenda è stata poi analizzata nel prisma del regime di responsabilità internazionale generale e dei rapporti di responsabilità– reciproci o collettivi – che ne discendono, valutando quali alternativa abbia a disposizione lo Stato italiano per far valere l’eventuale responsabilità dell’Egitto, nel caso in cui un illecito si fosse perfezionato. Particolare attenzione è stata quindi rivolta al delicato coordinamento tra le norme che prevedono l’invocazione della responsabilità da parte dello Stato (specialmente) leso, l’Italia, e dei cosiddetti omnes (gli altri Stati della comunità internazionale). Nello specifico, sono state esaminatele norme che regolano l’azione dello Stato di nazionalità in protezione diplomatica dei suoi cittadini, tenuto per altro conto della questione della riparazione in favore degli individui ottenibile per tali vie. Alla luce di tali categorie giuridiche si è trattato dunque di interpretare i comportamenti degli altri Stati e dell’Unione europea, adottati fino ad ora a seguito dell’uccisione del giovane ricercatore.
L’attiva e numerosa partecipazione al seminario, sia da parte di accademici che del pubblico generale intervenuto, ha arricchito il dibattito con ulteriori spunti e riflessioni, anche dalle prospettive del diritto penale e del diritto costituzionale.