L’Università degli studi di Messina è tra gli Atenei italiani che hanno ottenuto, per l’annualità 2021, una assegnazione di risorse per € 48.203 a valere sulla quota premiale del Fondo di finanziamento ordinario previsto dall’articolo 1, comma 354 della Legge 160/2019.
Si tratta della premialità riservata dalle Legge di Bilancio 2020 a quelle Università che hanno adottato lo strumento del Bilancio di Genere e promosso l’educazione alle differenze di genere mediante l’inserimento nella propria offerta formativa di corsi di studi di genere o il potenziamento di quelli già esistenti.
UniMe, posizionatasi al settimo posto su 31 Atenei italiani, è l’unico Ateneo siciliano ad aver ottenuto la premialità ed insieme all’Università degli Studi di Bari rientra quale Ateneo del Sud Italia nelle prime dieci posizioni della classifica.
“Un risultato di grande valore – commenta la Rettrice prof.ssa Giovanna Spatari – che premia l’impegno profuso e le azioni concrete messo in atto per favorire metodi didattici ispirati a principi di eguaglianza e di piena inclusione delle persone all’interno della comunità accademica di UniMe. Un percorso che l’Ateneo intende potenziare ispirando ogni azione della vita universitaria al rispetto dei principi dell’inclusione, della parità di genere e della difesa dell’integrità della persona in tutte le manifestazioni, dando piena evidenza degli obiettivi e delle azioni intraprese mediante l’adozione di strumenti di pianificazione e di rendicontazione in ottica di genere”.