Si è svolto stamane, presso l’Accademia Peloritana dei Pericolanti il convegno sul tema “La nuova disciplina sulla protezione dei dati personali e il ruolo delle Autorità garanti”. I lavori sono stati introdotti dalla prof.ssa Maria Astone, Presidente CO.RE.COM Sicilia e docente presso l’Università di Messina, a cui hanno fatto seguito i saluti del Rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea, del Prefetto, dott.ssa Maria Carmela Librizzi, dell’Assessore alle Attività produttive, avv. Dafne Musolino, del Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Messina, avv. Vincenzo Ciraolo, del Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, prof. Francesco Astone e del Direttore del Centro di Diritto Europeo S. Pugliatti, prof. Mario Trimarchi.
“Riguardo alla tutela dei dati personali – ha commentato la prof.ssa Astone – stiamo cercando di fare degli approfondimenti sul piano dell’analisi dei testi normativi vigenti e di una serie di linee guida che sono state portate avanti dall’Autorità garante per la comunicazione e tutte le piattaforme come Facebook e Google, allo scopo di trovare accordi ed estendere le norme già presenti per la televisione ed i media tradizionali anche ai nuovi mezzi di comunicazione, in particolare ad Internet”.
Successivamente, hanno preso la parola anche la dott.ssa Augusta Iannini, Vice Presidente Garante per la protezione dei dati personali e il prof. Antonino Martusciello, Commissario AGCOM.
“Il rapporto tra privacy e trasparenza – ha detto la dott.ssa Iannini – si fonda essenzialmente sul tema dell’informativa, che deve essere trasparente, completa ed esaustiva perché da essa ne scaturisce il consenso su tutti i punti che riguardano il dato personale. Credo che serva un’attività di cooperazione tra tutte le Autorità garanti, sia per quanto riguarda la tutela del dato personale del singolo utente e altre Autorità sia per quanto concerne la tutela dei profili dei consumatori. Non è facile trovare gli argomenti dell’unità piuttosto che quelli del contrasto, ma è un obiettivo a cui dobbiamo sicuramente tendere. Adesso il regolamento per la tutela del dato personale non ci dà gli strumenti per un effettivo dialogo collaborativo; ma certamente offre validi spunti anche il Decreto Legislativo di attuazione per iniziare una collaborazione anche con AGCOM”.
“Nell’arco di meno di 30 anni si è giunti a quella che viene definita una ‘algorithm society’ -ha aggiunto il prof. Martusciello -dove i social media agiscono artificialmente, nell’ambito di una sorta di Datacrazia. In questo contesto, in cui su 7,5 miliardi di persone ben 4 miliardi sono connesse quotidianamente al web, bisogna fare alcune considerazioni tenendo ben presente la necessità di affrontare anche il tema della collaborazione tra Autorità garanti. Con l’utilizzo di Internet, in particolare sui social network di uso comune, ognuno di noi lascia una traccia online, una sorta di ‘foot print’ di dati, in grado di essere espansi e registrati. Osservando questo fenomeno dal lato delle imprese, grandi quantità di dati che giungono in maniera immediata possono generare un elevato rischio di concentrazione economica. I soggetti del mercato sono in grado di analizzare e anche manipolare la portata di questi dati influenzando ciò che gli utenti possono osservare online. La situazione quindi risulta essere molto condizionata dalla concentrazione di potere del mercato e dal modo di influenzare la fruizione dei contenuti online. Questa maniera di agire, tramite l’utilizzo dei dati e delle piattaforme web, riguarda anche il panorama dell’informazione e dell’opinione pubblica. Ad esempio, attraverso una rilevazione AGCOM di febbraio 2018, è stato evidenziato che per informarsi riguardo alle vicende elettorali del nostro Paese, gli utenti usano prevalentemente i social per aggiornarsi ed esprimere opinioni. Dunque, su Internet è necessario garantire e regolamentare sia un pluralismo economico che informativo che non può prescindere dal bilanciamento tra privacy e concorrenza e dal dialogo sinergico tra ciascuna delle Autorità garanti”.
Il convegno è stato concluso dagli interventi dei proff. Marco Centorrino e Angelo Federico che hanno relazionato, rispettivamente sui temi di “Il privato in pubblico: la vetrinizzazione della vita quotidiana” e “I diritti dell’interessato”.