L’Aula Magna dell’Ateneo ha ospitato questo pomeriggio, l’incontro- intervista con il dott. Raffaele Cantone, Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, il quale ha presentato il nuovo libro intitolato “La corruzione spiegata ai ragazzi che hanno a cuore il futuro del loro paese”. Si è trattato del primo di 5 appuntamenti che rinnovano la stretta collaborazione fra l’Università di Messina, Taobuk e l’ Accademia dei Pericolanti per la promozione della rassegna “Leggere il presente”.
Nel corso dell’incontro ha dialogato con l’autore la giornalista Elvira Terranova. Edito Mondadori 2018, il volume definisce la corruzione una vera e propria “malattia sociale da cui potranno salvarci solo i nostri ragazzi e le nostre ragazze, uomini e donne in erba che hanno un ‘cuore sano e pulito’, non ancora contaminato dagli interessi, dalle abitudini, dall’aridità”. Difatti, l’obiettivo principale del libro è quello di ampliare il più possibile lo spazio del dibattito su tale argomento, coinvolgendo non solo gli esperti, ma anche e soprattutto i cittadini di domani, coloro i quali più di altri rischiano di subire drasticamente le conseguenze di questo fenomeno.
All’iniziativa hanno presenziato anche il Rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea, il Prorettore Vicario, prof. Giovanni Moschella ed il Direttore Generale, prof.ssa Daniela Rupo.
“Rivolgo il mio più sentito ringraziamento al Presidente Cantone – ha commentato il Rettore – per aver scelto di far ritorno all’Università di Messina. Le linee guida trasmesse dall’ANAC (Autorità Nazionale Anti-Corruzione) ci aiutano e ci consentono di agire nel modo più corretto possibile. Lo ringrazio ulteriormente, per questo libro, in qualità di genitore. Rappresenta un bellissimo messaggio per i più giovani”.
Come risulta dall’ultimo report di Trasparency International sull’indice di Percezione della Corruzione, l’Italia ha scalato la classifica mondiale piazzandosi al 54° posto e salendo di 18 posizioni. Un segnale chiaro ed indicativo, secondo il parere del Presidente Cantone: “la corruzione è un fatto fortemente sistemico che non si può effettivamente misurare e la sua percezione si basa evidentemente sull’idea dei cittadini. Il meccanismo di Trasparency International, con cui abbiamo un rapporto di collaborazione, è molto interessante per misurare la fiducia della cittadinanza nelle istituzioni. La sfiducia può contribuire ad incentivare la corruzione e può benissimo capitare che per timori nei più svariati ambiti si cerchino le scorciatoie o le conoscenze. Ma, da qualche anno, si parla molto di più di corruzione e, come dimostrato dal miglioramento evidenziato nel report, i cittadini intravedono un tentativo di occuparsene. Se si discute di corruzione e molti episodi vengono a galla, allora, significa che un pezzo del Paese ha fatto il proprio dovere. La corruzione di questi anni è diversa da quella di Tangentopoli e degli scorsi anni. Si tratta di una struttura organizzata in cui si fa qualcosa per ottenerne un’altra ed in cui corrotti e corruttori non fanno più parte di un sistema diverso. Molti sforzi sono stati fatti e si continueranno a fare. Ho un bellissimo ricordo della precedente visita in questo Ateneo e sono ben felice di poter parlare ai giovani. Non mi piace usare il termine legalità, ma preferisco responsabilità. E’ importante che i ragazzi e le ragazze che governeranno domani possano comprendere l’importanza concreta di questa parola per non commettere più gli errori dei predecessori”.
I successivi eventi vedranno protagonisti altri scrittori e personaggi del mondo della cultura nazionale e internazionale.