Una Aula Magna gremita di studenti, sia universitari che provenienti dagli Istituti scolastici locali, ha ospitato la Giornata di Studi “Per una Bioetica della Solidarietà e della Cura”, in occasione dell’UNESCO World Bioethics Day 2018 “Solidarity and Cooperation”. All’iniziativa hanno partecipato i proff. Giuseppe Giordano e Marianna Gensabella, rispettivamente, Direttore del Dipartimento DiCAM e Responsabile della Convenzione tra Unità Italiana della Cattedra di Bioetica dell’UNESCO e il DiCAM. I contributi della Giornata di Studi, a cui è seguito un dibattito, sono stati introdotti dalla prof.ssa Luisella Battaglia (Università di Genova, Presidente Nazionale dell’Istituto Italiano di Bioetica). Tra i docenti intervenuti, anche, il prof. Guido Signorino, Ordinario di Economia applicata presso l’Ateneo peloritano, che ha tenuto una relazione intitolata “Per una economia politica della solidarietà”.
“L’Ateneo – ha detto il prof. Giordano – ha dimostrato forte sensibilità nei confronti dei temi connessi alla Bioetica. Sono molto contento di vedere in Aula numerosi studenti, partecipanti attenti di questa Giornata di Studi ricca di spunti importanti e di orizzonti nuovi sull’inclusione e la solidarietà sociale”.
“Questo giorno – ha commentato la prof.ssa Gensabella – dedicato all’UNESCO World Bioethics Day 2018 “Solidarity and Cooperation” anima diverse piazze e città italiane. Questo evento, inoltre, porta il patrocinio dell’Istituto Italiano di Bioetica – Sezione Sicilia. L’UNESCO ha scelto di dedicare la giornata di oggi al principio di solidarietà, che in questa sede viene delineato in relazione, anche, alla Bioetica della cura. Attualmente, il principio di solidarietà è di difficile applicazione, seppur presente nella nostra Costituzione. Rischia, difatti, di essere un principio disatteso dalla politica e dall’agire sociale; iniziative come quella odierna possono contribuire a testimoniare l’importanza di questa tematica, per il futuro complessivo dell’umanità e dei giovani in particolare.
“Vorrei partire – ha dichiarato la Battaglia – ripercorrendo il pensiero di Aldo Capitini, un pensatore che in passato fu definito il ‘Ghandi italiano’ per aver declinato i temi della non violenza e della solidarietà. Fu il fondatore della marcia solidale Perugia-Assisi e basò il suo messaggio di solidarietà sullo strenuo impegno nella lotta allo scandalo della sofferenza. Spesso, la solidarietà viene assimilata al sentimento di buonismo in accezione negativa, ma in realtà non è assolutamente così. La solidarietà, infatti, entra a pieno titolo nella riflessione bioetica con la Dichiarazione di Barcellona (1998), poggiata su 4 punti cardine: autonomia, dignità, integrità, vulnerabilità. Proprio questo ultimo principio apre, per la Bioetica, un orizzonte nuovo. Il termine deriva dal latino Vulnus, ovvero, ferita, per indicare che quest’ultima può riguardare la condizione di ogni essere umano. Per questo motivo, i casi di vulnerabilità vanno tutelati, tenendo a mente la nostra finitezza ed il nostro bisogno di cure, non solo mediche, ma anche e soprattutto a livello morale. Ciò avviene soltando riscoprendo la prossimità societaria, volgendo uno sguardo attento all’Altro”.
Apparentemente – ha concluso il prof. Signorino – interconnettere Economia politica e solidarietà, e farle dialogare, non è semplice. Vi è una percezione, per certi versi motivata, di dicotomia. L’Economia politica si fonda su due binari: l’uno filosofico e derivante dall’Etica, l’altro ingegneristico e prettamente numerico/pratico. Il filosofo morale Adamo Smith, attraverso ‘La ricchezza delle nazioni’ ha delineato una società basata sullo scambio, a partire da una visione etica dei rapporti umani. L’animo umano cerca se stesso nell’Altro e, sotto questo profilo, anche l’imprenditore, cioè colui che mette in moto l’economia e l’azione produttiva, agisce secondo un principio di simpatia. Si tratta, dunque, di un’economia Self-lover, dove il raggiungimento del profitto prende il via dalla necessità di dare risposta ai bisogni umani. Questo concetto è stato frainteso e mal tradotto, perché difficile da capire, generando la convinzione sociale che economia e solidarietà siano estremamente lontane fra loro”.
Nel corso della manifestazione è stato osservato un minuto di silenzio in ricordo del compianto prof. Girolamo Cotroneo, sensibile nel corso delle sue attività ai temi della Bioetica e Presidente dell’Istituto Italiano di Bioetica – Sezione Sicilia”.