Si è aperta stamane nell’aula Magna dell’Università di Messina, la 2^ edizione di “Parliamo di Ma.R.E. in Sicilia” Scienza e Società per la Malattie Rare Endocrinologiche. Il principale scopo dell’iniziativa è quello di stimolare il confronto ed approfondire il dibattito sulle malattie e le disfunzioni connesse, direttamente o indirettamente, al sistema endocrino. Prima dei lavori, i consueti saluti istituzionali:
“Questa iniziativa che organizziamo per il secondo anno consecutivo – ha dichiarato il prof. Salvatore Cannavò, Responsabile scientifico del convegno – rappresenta un tentativo di coinvolgere la società civile su un tema così delicato che necessita l’individuazione di punti di riferimento regionali per i pazienti in cerca di una diagnosi sicura e tempestiva”.
“L’Ateneo ritiene centrale questa iniziativa – ha esordito il prof. Giovanni Tuccari, Prorettore ai Rapporti con l’A.O.U. – anche alla luce dell’impegno profuso nel reperimento di nuove professionalità e nel finanziamento di 2 milioni di euro per la diagnostica molecolare del Policlinico”.
Un plauso all’iniziativa “volta ad approfondire le conoscenze degli studenti” è giunto dal prof. Eugenio Cucinotta, Presidente del Corso di Laura in Medicina e Chirurgia.
“Purtroppo la cura di questi pazienti richiede l’uso di farmaci costosi- ha commentato il dott. Paolo Vitti, Presidente SIE (Società Italiana Endocrinologia) – e quindi l’appropriatezza della diagnosi per applicare le corrette terapie è fondamentale, non solo per motivi etici, ma anche per ragioni economiche”.
“Il mantenimento a cadenza annuale del convegno- ha detto il prof. Francesco Trimarchi, Direttore della classe Medico-Biologico dell’Accademia Peloritana dei Pericolanti e già docente dell’Ateneo- rappresenta l’input per una sensibilizzazione comune, perché oggigiorno le malattie endocrine rare sono orfane e lo Stato fatica ad occuparsene”.
La prima sessione dell’evento “Un Ma.R.E. di novità” è stata dedicata agli aggiornamenti nell’elenco delle malattie rare, da poco redatto dal Ministero della Salute. Nel pomeriggio previste altre sessioni dedicate alle malattie senza vere terapie, alle malattie endocrine in sindromi rare non endocrine e ai casi clinici. Hanno preso parte all’assise esperti di endocrinologia di Milano, Pisa, Ferrara, Firenze, Padova, Catania, Roma, Novara, Ancona, Brescia, Catanzaro, Genova.
Grande attesa per la tavola rotonda di domani che avrà inizio alle ore 10. Parteciperanno esperti di endocrinologia provenienti da diverse città italiane, i personaggi della politica regionale e provinciale ed alcuni pazienti, per affrontare i problemi dell’accesso ai farmaci ad alto costo, della telemedicina, delle reti assistenziali nel territorio siciliano, nazionale ed europeo, dei nuovi Livelli di Assistenza e della formazione medica specialistica.
A organizzare il convegno, patrocinato dalla SIE, Società Italiana di Endocrinologia, l’UOC di Endocrinologia dell’AOU Policlinico G. Martino, diretta dal prof. Salvo Cannavò, insieme con il Dipartimento di Patologia Umana dell’Adulto e dell’Età Evolutiva dell’Università di Messina e con l’Accademia Peloritana dei Pericolanti.