Si è svolta oggi pomeriggio, nell’Aula Magna dell’Università, un’Assemblea di Ateneo indetta dal Rettore, prof. Pietro Navarra per proseguire nell’iter relativo alle modifiche statutarie.
È stata un’occasione per confrontarsi su quanto fatto, in piena condivisione con il Rettore, da un gruppo di lavoro composto dal Prof. Antonio Saitta, Pro-rettore con delega alla Legalità, alla Trasparenza e ai Procedimenti Amministrativi e dal Prof. Giovanni Moschella, componente del Senato Accademico e Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche, dal Direttore Generale, prof. Francesco De Domenico con l’ausilio della dott. Mary Ordile, Capo Area Organi Collegiali, Servizi Amministrativi e Documentali presso la Direzione Generale.
Nel corso dell’assemblea dopo una relazione introduttiva, si è svolto un dibattito durante il quale si è discusso delle principali proposte di modifica dello Statuto.
Quattro i punti su cui si è concentrata la maggior parte degli interventi: la possibile nuova composizione del Senato Accademico, con conseguente riduzione a 12 del numero dei Dipartimenti rispetto ai 21 attuali, affinchè tutti i Direttori possano far parte del Senato; l’autoriduzione del mandato del Senato Accademico a partire dall’attuale, da 4 a 3 anni, così da permettere un allineamento con la carica dei direttori di Dipartimento; l’elezione diretta dei componenti interni del Consiglio di Amministrazione; la riformulazione dell’elettorato attivo per l’elezione del Rettore, introducendo il voto pesato nella misura del 15% per i rappresentanti di dottorandi, assegnisti, specializzandi e studenti nel Senato Accademico e nel Consiglio di Amministrazione e per i rappresentanti degli studenti nei Consigli di Dipartimento.
La novità maggiore emersa dall’Assemblea odierna ha riguardato proprio quest’ultimo aspetto. Diversi, infatti, gli interventi da parte dei rappresentanti delle associazioni studentesche, che hanno chiesto di porre maggiore attenzione alla centralità degli studenti all’interno della Comunità Accademica. Il Rettore, accogliendo pienamente lo spirito di queste osservazioni, ha avanzato una ulteriore proposta che verrà presentata agli organi di governo e cioè concedere il diritto di voto a tutti gli studenti dell’Ateneo (e non ai soli rappresentanti, come fino ad ora previsto), ferma restando la percentuale di peso del voto, che d’altronde rispecchia scelte adottate da quasi il 70% delle altre Università italiane.
A questo punto la proposta di modifiche statutarie, arricchita anche dai contributi dell’odierna Assemblea, verrà sottoposta al vaglio degli Organi di governo per dare avvio alla procedura di approvazione.