Doppio appuntamento con la Rassegna “Leggere il Presente”, organizzata dall’Ateneo in collaborazione con Taobuk.
Mercoledì 12 giugno, alle ore 17 presso l’Aula Magna del Rettorato, ospite dell’Università di Messina sarà lo scrittore ed insegnante di letteratura Eraldo Affinati il quale racconterà “Tutti i nomi del mondo”, un romanzo intriso di realismo, sofferenza, storie di vita, speranza e volontà di riscatto dei vari personaggi (26 nomi). Si tratta di individui provenienti da ogni parte del mondo e la maggior parte di loro sono studenti, transitati nel corso degli anni dalla” Penny Wirton” (una scuola gratuita di italiano per immigrati che l’autore ha fondato assieme alla moglie), che Affinati descrive durante un raduno simbolico sul colle Oppio, a Roma. Dialogherà con l’autore la giornalista, dott.ssa Patrizia Danzè.
Affinati, ha esordito con “Veglia d’armi. L’uomo di Tolstoj”(Marietti 1992, Mondadori 1998), un breviario interiore ispirato all’opera del grande scrittore russo. Il suo primo romanzo, d’impronta autobiografica, s’intitola “Soldati del 1956″(Marco Nardi 1993, Mondadori 1997). Lo scrittore romano è stato, anche, finalista nel Premio Strega e nel Premio Campiello, con il libro “Campo del Sangue”,(Mondadori 1997), dove i ricordi della madre si complicano lungo il percorso di un viaggio, attraverso filosofia e letteratura, che, partendo da Venezia, conduce il lettore direttamente alle porte del campo di sterminio di Auschwitz. Quest’anno è stato pubblicato l’ultimo libro di Affinati, ovvero, “Via dalla pazza classe. Educare per vivere”, edito Mondadori.
Venerdì 14 giugno, alle ore 10.30, inoltre, l’Accademia Perloritana dei Pericolanti, ospiterà l’economista e accademico italiano Tito Boeri il quale parlerà di “Populismo e stato sociale”, un manuale in cui, vengono esaminate le ragioni della resurrezione del populismo e viene esposta la tesi secondo cui sia meglio affrontare i problemi alla radice di questa riesplosione, piuttosto che cercare di inseguire chi cavalca l’onda di ritorno. Le problematiche a cui Boeri fa riferimento sono: la disuguaglianza, terreno fertile per la crescita della rabbia populistica, il rapporto vecchi-giovani e l’affievolirsi della mobilità sociale.
Professore ordinario di economia del lavoro, Boeri svolge le proprie attività di ricerca presso l’IGIER dell’Università Bocconi. E’ stato Direttore della Fondazione Roberto Debenedetti, istituzione volta a promuovere la ricerca nel campo della riforma dei sistemi di welfare e mercato del lavoro in Europa. E’ stato, inoltre, Presidente dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale dal 24 dicembre 2014 al 16 febbraio 2019. Attualmente, collabora con il quotidiano la Repubblica. Tra i volumi dell’economista italiano figurano anche “La crisi non è uguale per tutti” (Rizzoli 2009), “Le riforme a costo zero. Dieci proposte per tornare a crescere” (con Pietro Garibaldi, Chiare Lettere 2011), “Parlerò solo di calcio” (il Mulino 2012).