Mercoledì 26 giugno, alle ore 16 presso la Sala dell’Accademia Peloritana dei Pericolanti, si svolgerà il quarto incontro della Rassegna “Leggere il Presente” organizzata dall’Ateneo in collaborazione con Taobuk. Ospite dell’Università di Messina sarà il filologo, docente e saggista italiano Luciano Canfora il quale racconterà “La scopa di Don Abbondio. Il moto violento della storia”, un libro (edito Laterza – 2018) che risulta essere il prodotto fedele di un’acuta riflessione, impietosa ma realistica, sulla crisi sociale e politica delle democrazie occidentali, sulle dinamiche e i rapporti di forza che orientano il “movimento sinuoso” della storia mondiale, sull’arretramento della sinistra nei Paesi industrializzati e, infine, sul dovere di non affossare gli ideali di libertà, fraternità e uguaglianza sanciti dalla Rivoluzione Francese. La scopa di Don Abbondio nei “Promessi Sposi” era la peste, evento cataclismatico per eccellenza, capace di fare strage di umili e potenti in maniera indiscriminata. Oggigiorno, la storia ci pone dinnanzi ad una democrazia politica spacciata ed insidiata da derive pericolose. Dialogherà con l’autore la giornalista, dott.ssa Patrizia Danzè.
Attualmente prof. Emerito di Filologia greca e latina (Università di Bari), Canfora è Coordinatore scientifico della Scuola Superiore di Studi Storici di San Marino ed è membro dei comitati direttivi di diverse riviste, sia scientifiche sia di alta divulgazione, come, ad esempio il “Journal of Classical Tradition” di Boston.È autore prolifico di filologia, storia e politica dall’età antica all’età contemporanea. Molti dei suoi libri sono stati tradotti in USA, Francia, Inghilterra, Germania, Grecia, Paesi Bassi, Brasile, Spagna, Repubblica Ceca. È elzevirista del Corriere della Sera e collabora con Il Calendario del Popolo, su cui ha una rubrica fissa dal titolo il fratello Babeuf. Ha ricevuto nel 2011 per la sezione della Critica militante il Premio Feronia-Città di Fiano.