Sicurezza e libertà nella navigazione sono i temi affrontati dal convegno in corso di svolgimento oggi e domani nell’Aula Magna dell’Università di Messina, che ha preso il via con i saluti del Rettore, prof. Francesco Tomasello, del prof. Giancarlo de Vero, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, della prof. Elda Turco Bulgherini, Presidente dell’Associazione del Diritto della Navigazione e dei Trasporti (AIDINAT), del Contrammiraglio (C.P.) Domenico De Michele, Direttore Marittimo Sicilia Orientale, del Comandante C.V. (C.P.) Antonino Samiani, Capitaneria di Porto – Autorità Marittima dello Stretto di Messina, dell’ing. Francesco Di Sarcina, Segretario generale dell’Autorià Portuale di Messina.
Il Convegno dal titolo «Sicurezza e libertà nell’esercizio della navigazione” si inserisce nel quadro delle attività di ricerca del Programma di Rilevante Interesse Nazionale (2008) su ‘La sicurezza nei mezzi e nelle infrastrutture della navigazione marittima ed aerea’ ed intende offrire un’occasione di confronto e dibattito orientata all’approfondimento del rapporto tra diritto d’impresa ed esigenze di tutela della vita umana in mare e dell’ambiente marino.
Sicurezza e libertà di navigazione costituiscono, nella tradizione giuridica e nell’esperienza economica e sociale, termini di una relazione biunivoca ricondotta ad unità nell’esercizio nautico.
La sicurezza è condizione per l’esercizio della libertà (di impresa) di cui garantisce lo svolgimento lungo i binari segnati dalla legge; in tale accezione essa discende dalla validità del complesso di regole, giuridiche e tecniche, cui è affidata la tutela delle persone, dei beni e dell’ ambiente marino; dalla capacità dell’apparato amministrativo di controllarne il rispetto ed il concreto livello di attuazione; dalla possibilità del sistema di implementarsi secondo le indicazioni dell’esperienza e le conquiste del progresso tecnologico.
L’esercizio sicuro e sostenibile della navigazione per mare è anche un obiettivo centrale della regolazione del mercato dei trasporti. Ad esso si riconnettono non secondarie finalità di promozione di un’attività economicamente strategica e socialmente indispensabile.
L’esigenza di contenere i rischi correlati all’esercizio nautico si è tradotta in una normativa che, su base pluriordinamentale e con crescente incisività e dettaglio, abbraccia tutti gli aspetti del fenomeno: dalle modalità di costruzione e manutenzione del mezzo e dei suoi apparati alla buona condotta nautica; dal trattamento e formazione degli equipaggi, alle condi- zioni di vita e di lavoro a bordo; dalla programmazione e gestione delle infrastrutture marittime, al regime dei servizi connessi alle procedure da attivare in caso di emergenza in mare.
In questa prospettiva, la sicurezza è indicata come criterio ordinatore di un modello di regolazione dell’esercizio nautico che ne garantisce la libertà, nella promozione delle utilità sociali ed ambientali.
L’evento è articolato in cinque sessioni (le prime quattro in programma oggi) alle quali prendono parte numerosi docenti provenienti da prestigiosi atenei. L’ultima sessione, in programma domani (23 marzo) con inizio alle 9,30 sempre nell’Aula Magna dell’Università di Messina, sarà presieduta dal prof. Giuseppe Vermiglio, già ordinario di Diritto dei Trasporti (recentemente collocato in pensione), al quale gli intervenuti hanno manifestato affetto e gratitudine per la preziosa attività svolta nel suo lungo percorso universitario. Tra gli interventi previsti domani, quello della prof. Maria Piera Rizzo, docente di Diritto della navigazione e della prof. Francesca Pellegrino, docente di Diritto aeronautico.
Il convegno, organizzato dall’Università di Messina (Dipartimento di Giurisprudenza), dal Cust (Centro Universitario di Studi sui Trasporti Euromediterranei “Elio Fanara”), dall’Università “Magna Graecia” di Catanzaro (Dipartimento di Studi Giuridici, Storici, Economici e Sociali), è stato patrocinato dal Comune di Messina, dall’Autorità Portuale di Messina e dall’AIDINAT.