In merito alle notizie diffuse nella giornata odierna, relativamente a ricorsi inerenti le procedure di ammissione al Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, l’Università di Messina precisa quanto segue:
Riguardo alle decisioni del TAR Lazio, l’Università di Messina puntualizza che le procedure contestate riguardano le istruzioni ministeriali e che le Commissioni in tutti gli Atenei italiani si limitano a seguire dette procedure.
L’Ateneo non era coinvolto, invece, nel procedimento presso il TAR di Palermo.
L’Università di Messina precisa, altresì, di non essere stata condannata a pagare 10.000 euro di spese legali.
Nel contempo, l’Ateneo peloritano quando riceverà i provvedimenti dell’organo amministrativo, si adopererà ad eseguirli, ammettendo quegli studenti il cui ricorso è stato accolto. A margine, tuttavia, ci si aspetta che le ammissioni in sovrannumero influiranno negativamente, non solo a Messina, sull’attività didattica. Le strutture e il numero dei docenti, infatti, sono configurati per offrire un servizio a un numero limitato di studenti.