Si è svolta stamane, presso la Sala Senato, una conferenza stampa per la presentazione del progetto per la realizzazione della Biblioteca centralizzata che sorgerà nel plesso della sede principale dell’Ateneo.
All’incontro con la stampa erano presenti il Prorettore vicario, prof. Emanuele Scribano, il Direttore Generale, prof. Daniela Rupo, l’ing. Francesco Oteri, responsabile Unità Speciale dei Servizi Tecnici dell’Ateneo peloritano, il Soprintendente di Messina arch. Orazio Micali e l’ing. Antonio Pio D’Arrigo in rappresentanza del Raggruppamento temporaneo di Professionisti cui è stata affidata la progettazione, costituito dalla RA Consulting s.r.l. (Capogruppo) con sede a Napoli,Macchiaroli & Patners s.r.l. (Mandante) con sede a Napoli, Ing. Antonio Pio D’Arrigo (Mandante) di Messina, e dal geologo dott. Sebastiano Giovanni Monaco di Messina.
Il percorso per la realizzazione del Polo bibliotecario ha avuto inizio nell’ottobre 2013. Grazie a una convenzione tra l’Ateneo e la Soprintendenza, infatti, l’Università è riuscita a recuperare i locali dell’ex Biblioteca regionale di via dei Verdi, in abbandono da quasi vent’anni.
“L’accordo – ha detto il Prorettore vicario prof. Scribano – prevedeva che l’edificio dell’ex Biblioteca venisse ristrutturato dall’Ateneo allo scopo di destinarlo alle proprie esigenze istituzionali. Parallelamente, Unime doveva individuare spazi in cui ospitare le collezioni del patrimonio librario regionale e una parte dei volumi dell’Università, facendo così nascere uno dei più grandi poli librari d’Italia. Nel 2015, la firma di un protocollo tra l’Università e la Regione ha consentito di avviare la fase operativa del programma. L’auspicio è che i passaggi siano quanto più celeri possibili per offrire questo luogo di cultura all’intera città”.
Per ciò che riguarda lo storico edificio dell’ex Biblioteca regionale, l’appalto è stato aggiudicato, grazie ad uno stanziamento di oltre 2 milioni investiti dall’Ateneo e di 1 milione a carico della Regione. Il contratto con l’impresa aggiudicataria sarà firmato nei prossimi giorni e subito dopo inizieranno i lavori. In quei locali saranno collocati uffici del Dipartimento di Economia.
Completate le procedure relative a questo primo step, l’Ateneo ha stanziato 6,9 milioni di euro per la realizzazione del Polo librario, che condividerà con la Biblioteca regionale. La struttura sorgerà nell’ala del plesso centrale che si affaccia su via dei Verdi. Il passaggio finale sarà rappresentato dal bando di gara per aggiudicare anche i lavori del Polo bibliotecario.
Si tratta di un’opera che sarà a disposizione di tutta la cittadinanza e, allo stesso tempo, costituirà un nuovo spazio di studio e confronto per studenti e docenti dell’Università. L’idea è quella di dotare gli utenti di un Polo attivo fino a mezzanotte, così da garantire un nuovo impulso a tutte le attività del plesso centrale dell’Ateneo.
Il piano cantinato disporrà di un tunnel sotterraneo che collegherà l’intero sistema di deposito librario. Speciali apparecchiature verranno utilizzate per il trattamento e la conservazione dei fondi antichi (i libri di maggiore pregio). Al piano terrà sorgerà il front office, insieme agli uffici di catalogazione ed accettazione di prestito/distribuzione. Al primo piano, verranno mantenute due aule didattiche con atrio libero per la fruizione studentesca. Vi sarà un’ampia area lettura. Al secondo piano è stata predisposta una doppia area di consultazione, con spazi specifici per i ricercatori. Al piano superiore sarà possibile consultare i fondi antichi, tramite un collegamento con le zone di deposito e vi sarà uno spazio di volta in volta adattabile alle esigenze (convegni, mostre, assemblee). Sul terrazzo sorgerà un punto caffè-ristoro con anche un velario per la lettura all’aperto.
“La nostra speranza – ha dichiarato l’ing. Oteri – è che al termine del 2019 l’edificio possa essere utilizzabile per tutte le attività ad esso afferenti. Al suo interno vi rientrerà sia il patrimonio librario dell’ex Biblioteca regionale che i volumi del comparto dell’area giuridica dell’Ateneo. La fase di gestazione e l’impegno delle risorse produrranno un risultato molto interessante per Messina”.
“La scelta di unire – ha detto l’ing. D’Arrigo – la struttura dell’ex Biblioteca regionale alla Biblioteca centrale d’Ateneo in un solo edificio risponde sia ad esigenze economiche che culturali. La nuova struttura sarà accessibile, senza la presenza di barriere architettoniche, e sarà il frutto di un progetto flessibile, in grado di essere adeguato alle esigenze temporali”.